Gli organi di informazione locale avevano annunciato, con enfasi, la due giorni di ‘Evento Libri’ e ‘CiboLibri’ il 29 e 30 ottobre. Per la prima volta Pieve di Teco sposava un’iniziativa culturale che avrebbe dovuto coinvolgere studenti, genitori, insegnanti, associazioni, enti, editori, autori. Come è andata a finire ? Nessuna notizia. Perchè ? (vedi la presentazione di trucioli….)
Iniziamo dagli aspetti positivi, dagli appuntamenti che hanno avuto successo, non solo di pubblico, di contenuti, di formazione e informazione, di impegno civile e sociale, laboratori didattici e svago. La maratona letteraria al teatro Salvini, ad esempio, iniziata nelle prime ore della mattinata e conclusasi alle 20. Presenti in toto 26 autori. Non hanno deluso neppure 13 editori. Se il Comune di Pieve di Teco ha fatto fino in fondo la sua parte, grazie all’impagabile apporto collaborativo del rag. Elia Bertone dell’ Ufficio Turismo, Cultura, Sport e Manifestazioni, Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Economato, altrettanto non si può dire delle Pro Loco (Ormea e Cosio d’Arroscia) che a quanto pare hanno dato forfait. Avranno avuto buoni motivi? Se la parte scolastica e letteraria ha rispettato le attese, chi avrebbe dovuto promuovere ‘i valori dei prodotti locali attraverso una sana alimentazione’ non si è visto. Non c’è stata né la caratteristica castagnata, né la specialità delle ‘Raviole’ o esposizioni culinarie della valle.
Alla conferenza stampa di presentazione che si era tenuta ad Imperia, assente il rappresentante della tv locale, bandiera e beniamina dell’informazione imperiese e dell’entroterra. Pare che un successivo appuntamento sia sfumato, stessa sorte per la mancata presenza della troupe che segue molte manifestazioni. Nella stessa giornata erano presenti alla festa della zucca a Rezzo (con spot pagati), strada facendo non hanno trovato il tempo per un servizio, pur breve, brevissimo se vogliamo, per ‘Evento Libri’. E dire che Pieve di Teco ed il suo sindaco non possono lamentarsi del trattamento mediatico dell’emittente zuniniana – pomatiana.
Cosa è successo ? Qui viene il bello, anzi il desolante pasticcio. Quando da modesti operatori dell’informazione chiediamo notizie agli organizzatori (Endas di Imperia con il mitico e professionale Cesare Bollani; ‘ Il Sentire del Cuore’, rappresentata da Sabrina Bertora) ci viene fatto capire che ormai quel che è stato, è stato, non il caso di rinvangare. Quando facciamo presente che non si tratta di fare le pulci, né la spia per questioni o beghe private, ma di un evento di cui si è scritto e parlato, dove chi è arrivato da fuori, ha cercato invano la spazio ‘CiboLibro‘, si risponde che purtroppo c’è stata qualche defezione inattesa e richiesta di troppo. E la beniamina degli imperiesi (Imperia TV) perchè non si è vista ? Nessuna risposta anche se bisogna rincorrere le immancabili ‘voci da bar’ in cui qualcuno degli organizzatori avrebbe sussurrato che la proposta dell’emittente era di comprare uno spazio pubblicitario in modo da essere ripagati con un servizio giornalistico. Non vogliamo disturbare la deontologia professionale, né il codice etico. Chi sa parli, chi non sa taccia. Preferiamo dare per plausibile un malinteso. C’è chi, nella vita, ci mette la faccia e chi la faccia ce l’ha di tolla.
L’augurio e la speranza è che non si sfruttino per promuovere il territorio soltanto quelle sagre e feste dove una mano lava l’altra, si suole dire. Dove una comparsa in Tv costa qualche centinaia di euro, dove Comuni e Pro Loco, enti, contribuiscono al cachet pubblicitario. O mangi sta minestra o salti la finestra ? Del resto uno dei maggiori inserzionisti della stessa emittente imperiese intervistato in occasione della Expo della Valle Arroscia 2016 ha pubblicamente – video e voce – rimproverato gli operatori commerciali del territorio di non contribuire (‘Sono degli ingrati….’), come dovrebbero, a sostenere una Tv che, a sua volta e a suo dire, promuove commercio, turismo, artigianato, crea ricchezza. Un invito esplicito, insomma, ad aprire i portafogli per ‘una causa giusta’. Io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. E’ la nuova frontiera del sopravvivere, di fare informazione e non accade solo in un piccolo centro di provincia. Basta sfogliare giornali e riviste, cartacei e on line. Pecunia non olet ? E’ il sole dell’avvenire. (l.c.)