E’ mancato l’aiuto di Ivg.it, giornale on line senza rivali e migliaia di lettori: 60- 80 – 100 mila. Una provincia che fa ‘cultura della notizia ivugiana’. Solo Ivg avrebbe potuto smuovere avversari, mai dichiarati pubblicamente, del ‘progetto studio arch. Bovio di Albenga per il recupero di Palazzo Pesce’. Edificio collabente in pieno centro, vicino ai monumenti della chiesa parrocchiale e Palazzo Municipale. Bovio primo sindaco del Pci nella storia di Borghetto. Il suo elaborato, per conto di Europa di Costruzioni Sas di Pietro Miranda e C. con sede a Muggio (Monza), ha trovato tanti ostacoli. Ora la patata bollente, con la fase finale, al futuro primo cittadino. I pronostici incoronano Nicolangelo D’Acunto, personaggio di levatura nazionale ed internazionale, nato ad Albenga, 52 anni il 5 gennaio, servizio militare di leva e congedo da caporal-maggiore. E’ docente ordinario a Brescia alla Facoltà di Lettere e Filosofia – Dipartimento studi medioevali, umanistici e rinascimentali. Curriculum strepitoso (vedi a fondo pagina), eppure quasi sconosciuto (e non siamo al Festival)E’ sposato e nasconde un’esperienza in consiglio comunale.
Ceriale, va detto subito, che nel 2018 può vantare una raccolta differenziata salita dal 18% al 65,4% e plauso all’assessore all’Ambiente Elisa Rotunno. Il Progetto Bovio invece giace sempre sulle montagne russe e compie due decenni. Diciamo, per amor di patria, un elaborato con ‘nemici’ forti in buona fede. Animati dal desiderio dei superiori interessi della loro comunità e forse qualche iniziale pretesa di troppo dell’imprenditore venuto dal Nord. Da longevi cronisti di Ceriale (i primi articoli risalgono al 1967, con La Settimana Ligure, proseguiti dalle colonne del Secolo XIX e La Gazzetta del Lunedì) non abbiamo mai affrontato, come meritava, il caso scandaloso ‘Palazzo Pesce’ che si trascina da 20 anni. Prende il nome dalla famiglia che, con la pasticceria artigianale, è stata per decenni proprietaria dello stabile e simbolo del ‘dolce’ cerialese e che dava posti di lavoro. Da quattro lustri una proprietà immobiliare in abbandono, regno dei topi e dei randagi.
Un ‘palazzo Pesce’ da paese civile non avrebbe risolto tutti i nodi di un centro storico che ha pagato il falso sviluppo edilizio e quando eravamo davvero quattro gatti a sostenerlo (archivio carta canta !). Crescita che ha persino dirottato i maggiori insediamenti commerciali verso Albenga, ha visto spegnersi una dopo l’altra molte attività famigliari. Non ha fatto da traino neppure al rilancio delle terre agricole scampate alla voracità di speculatori savonesi o venuti da fuori. Soprattutto errori di valutazione e di scelte strategiche vedono il vecchio ‘salotto’ storico senza anima, contrariamente ad Alassio, Loano, Finale, Pietra Ligure e più recente Albenga. Sta peggio solo Borghetto. Non si può dare la colpa al fato. Un po’ di umiltà non guasta, riconoscere gli errori e chi ha fatto da Ponzio Pilato. I nomi di chi è stato eletto ad amministrare forse molti li hanno dimenticati. Noi no. Sono scritti in decine di articoli, dichiarazioni, interviste.
Guardiamo avanti senza mettere in archivio la lezione del passato. Un ex agente immobiliare borghettino, ormai in pensione e che avrebbe fatto da tramite nell’acquisto del complesso ‘Pesce’, sostiene che un sindaco avrebbe pronunciato subito ‘si’ all’iter, a un patto: si fidava dei super tecnici che all’epoca erano alla corte di mister arch. Andrea Nucera. Come sia finita l’abbiamo davanti agli occhi. Dispute e grane legali e giudiziarie, ricorsi, ordinanze sindacali. Annunci di soluzioni dietro l’angolo sempre farlocchi.
Al nano e giovane trucioli.it dobbiamo riconoscere l’omessa vigilanza giornalistica sulla sorte di ‘Palazzo Pesce’ dunque, da cani da guardia distratti e ripagati, nonostante tre, quattro lettori, uno l’abbiamo perso accusandoci di omesso coraggio, partigianeria, codardia. Noi comunisti sfegatati, oppure fascisti estremisti, o ‘amici di Grillo‘. Il mister comico genovese in realtà l’avevamo conosciuto a tavola, dopo uno degli abituali spettacoli turnée estivi, da 5 mila paganti, all’ex maxi discoteca Ai Pozzi di Loano. Oggi trasformata da un operatore dimenticato, nostro amico di gioventù, Piero De Giovanni, origini a Ceriana in quel di Imperia, in moderno complesso ricettivo: tre edifici per hotel, residence, appartamenti, mega piscine e mega parcheggi. A Ceriale c’è la famiglia Murialdo, anche loro hanno un complesso ricettivo di qualità, benemeriti. Sono in molti a sperare che con la morte di papà Franco, imprenditore edile schivo e riservato, l’impegno alberghiero possa dare altri frutti. Qualche operatore in più di questa stirpe sarebbe stata un’ottima cura per il turismo rivierasco, eppure quando da titolare di Bagni Marini il giovane De Giovanni si presentò candidato in Comune a Loano ottenne 8 voti, neppure tutti quelli dei parenti.
L’ASCESA DEL PROF D’ACUNTO – L’altro giorno Luca Rebagliati giornalista informato e d’esperienza del Decimonono ha dato notizia ufficiosa che i giochi nel centro destra sono fatti. Dopo la benedizione dell’unico referente locale al comando nella nave, Angelo Vaccarezza, che lo staff di Silvio Berlusconi ha indicato al presidente Giovanni Toti quale candidato senatore a Genova; dovrà vedersela con una big della stazza del ministro Roberta Pinotti. Angelo battagliero come i pugili: ne danno e le prendono. Si era persino proposto a sindaco di Albenga dove ha vinto l’avv. Giorgio Cangiano, poi sindaco a Savona dove ha ‘finalmente’ vinto il centro destra per una salutare alternanza di potere dopo il lungo devastante dominio dei rossi (tra borghesi e proletari) ed un buco in Comune da 14 milioni di euro. Nella sua terra di Loano, Angiolone, ha sempre stravinto facendosi ‘beffa’ di avversari piuttosto sprovveduti e un po’ ingenui, forse birichini. A Ceriale aveva imposto già nel primo mandato il vincente agricoltore Ennio Fazio: una vita in consiglio comunale, anni e anni in ruoli pubblici (Camera di Commercio) ed associativi (Coldiretti) e con incarichi alla Comunità Europea.
La notizia del Secolo XIX smentisce quanto avevamo teorizzato noi di trucioli: ovvero anche a Ceriale il ‘metodo Borghetto‘. Con Toti e Rixi, Forza Italia e Lega, che rispettando lo slogan ‘rinnovamento’ presentano come sindaco un volto nuovo, a sorpresa, fuori dagli schemi e dalle logiche partitiche. Scelta vincente con Giancarlo Canepa, sconosciuto ai più della politica locale e provinciale. E che, affiancato da ex assessori, si sta muovendo benino, forse avrebbe bisogno di un maggiore vicinanza della Regione, far girare il motore pur ingolfato da debiti pregressi ed ereditati durante tre, quattro mandati di sindaci del centro destra e limitatamente del centro sinistra.
Per Ceriale la conferma delle prime indiscrezioni di Secolo XIX e Stampa, il candidato ideale e ‘benedetto’, dall’uscente Fazio, è il prof. Nicolangelo D’Accunto, ex democristiano, poi simpatie sul fronte della sinistra, quindi attratto dai voli pindarici di un centro destra che accomuna ex missini, ex socialisti, ex democristiani, ex….. La svolta vedrebbe rassegnata, ma premiata, la ‘lady di ferro’ (non proprio come la Margaret Thatcher) Marinella Fasano, alla sua seconda o terza legislatura: Assessore delegata a turismo, cultura, commercio, artigianato, attività produttive, arredo urbano e verde pubblico. Agente immobiliare da lunga data, moglie, mamma, nonna, ispiratrice dell’unico monumento ‘Ai Nonni’ presente in Liguria, uno dei pochi in Italia. Idea da promuovere e Rai 3 Liguria ha peccato ad ignorare.
UN CURRUCLUM DA SCIENZIATO INTERNAZIONALE – Il sindaco in pectore D’Acunto ha studiato alla Scuola Normale di Pisa. Dottore di Ricerca in storia medievale alla Cattolica di Milano, ha completato la sua formazione presso importanti istituti internazionali di ricerca come l’Ecole Française e l’Istituto Storico Germanico di Roma. E’ professore ordinario di storia medievale dirige il Centro di Studi sugli Insediamenti Monastici Europei (CESIME) dell’Università Cattolica e presiede il Comitato Scientifico delle Settimane Internazionali di Studi Medievali della Mendola.
Dal 2001 al 2007 è stato Mitarbeiter del Sonderforschungsbereich 537 della Technische Universität di Dresden e nel triennio 2008-2010 ha preso parte a un progetto di ricerca sul papato medievale finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft. Nel 2007 è stato Research Fellow presso la Katholische Universität Eichstätt. Dal 2002 al 2012 ha diretto il Comitato scientifico del Centro di Studi Avellaniti. È socio di diverse accademie nazionali e internazionali e ha pubblicato più di 170 studi di argomento medievistico tra monografie e articoli su periodici internazionali. Ha partecipato in qualità di relatore a molti convegni internazionali in Italia, Francia, Belgio, Austria, Gran Bretagna, Germania, Cina e Argentina.
Si occupa di storia delle istituzioni dei secoli X-XIII, con particolare riferimento all’età ottoniana (Nostrum Italicum regnum. Aspetti della politica italiana di Ottone III, Vita e Pensiero, Milano 2002) e alla riforma ecclesiastica del secolo XI. Su questo tema ha pubblicato I laici nella Chiesa e nella società secondo Pier Damiani. Ceti dominanti e riforma ecclesiastica nel secolo XI, Istituto storico italiano per il Medio Evo, Roma 1999 e L’età dell’obbedienza. Papato, impero e poteri locali nel secolo XI (Nuovo Medioevo, 75), Napoli 2007. Studia anche la storia istituzionale di Assisi (Assisi nel Medio Evo. Studi di storia ecclesiastica e civile, Accademia Properziana del Subasio, Assisi 2002) e cura per Città Nuova l’edizione dell’epistolario di Pier Damiani, giunta al quinto volume.
Una personalità poliglotta che proietterebbe Ceriale nelle alte sfere e che secondo i bene informati vedrebbe in teoria D’Acunto sindaco impegnato fuori città (“Vivo ad Assisi per diverse parti dell’anno e giorni della settimana e sono professore di Storia Medioevale all’Università Cattolica del Sacro Cuore….”) e sindaco di fatto, con esperienza acquisita, Marinella Fasano. L’usato sicuro caro al ‘premier’ Berlusconi. Una lontananza dal paese che farebbe storcere il naso a più di un elettore, uno che non si è mai visto impegnato nella realtà cittadina, come fa a conoscere i problemi quotidiani ? In parte sarà così, ma la presenza dell’agente immobiliare che di primo mattino è solita presentarsi negli uffici comunali, resta motivo di garanzia. E della squadra di giunta, sempre secondo il metodo Toti, farebbe parte chi raccoglie più voti. C’è tutto il tempo per far tesoro dei risultati delle politiche del 4 marzo, con le comunali previste nella prima domenica di maggio. Eppure chi ha fatto il sindaco di un piccolo paese di montagna o di collina, di una città della Riviera, dice che ormai il primo cittadino deve essere in grado di una presenza costante nel Municipio. Non bastano neppure un paio d’ore. E poi è importante avere un ‘braccio destro’ in giunta che presidi – visiti il territorio, dal centro alla periferia.
IN QUANTI CONOSCONO I MEANDRI DI PALAZZO PESCE – Tra coloro che hanno dimestichezza con l’attività e la macchina comunale (c’è chi sostiene che i veri comandanti siano i dirigenti di settore) avrà imparato quanto sia importante poter seguire le pratiche, i dossier più impegnativi. Non sappiamo francamente chi in questi 20 anni si è occupato del ‘Palazzo Pesce’. Perchè solo ora si profila una finale in cui si prevede che il Comune avrà un quarto dei 5 piani previsti fuori terra, oltre ad un piano garage. A cui bisogna aggiungere un terzo nell’ampliamento previsto con la cubatura del vecchio edificio scolastico. E anche in questo edificio un piano interrato dovrebbe andare al Comune. Un trasferimento di volumi insomma che dovrebbe consentire al privato imprenditore ( Europa di Costruzioni ) la realizzazione di una novantina di alloggi, oltre locali commerciali. Anche il Comune avrà una parte destinata ad uffici, al pubblico. Insomma ognuno avrebbe ceduto qualcosa rispetto alle posizione iniziali. Certamente 20 anni è una follia da Bel Paese, da primati rispetto all’Europa che corre, non parliamo del Nord Europa, della Germania. In dieci anni hanno rimesso a nuovo o recuperato a vari usi (pubblici e privati) il gigantesco patrimonio industriale dismesso (e cadente) ereditato dal regime comunista di Erich Honecker.
A Ceriale sarà un lavoro impegnativo perchè si va dalla demolizione in toto, alla ricostruzione ex novo, scavi e garage inclusi. Serve pure un esproprio nei confronti di un privato (Lenzi). Ci sono tutti i vincoli possibili ed immaginabili: da quelli monumentali alla ferrovia, ai centri storici. Si andrà pure alla Conferenza dei Servizi. La giunta Toti con l’assessore Marco Scjaola si è fatta paladina del Piano casa per lo sviluppo dell’edilizia. Per i meno abbienti ? Un assessore che riuscisse davvero a bruciare le tappe della lentocrazia sarebbe di grande esempio per tutti. A cominciare da Ceriale. Finora in Riviera si vedono molti ampliamenti in aree già ingolfate, povere di strade, di verde, di infrastrutture. Negli Stati Uniti si demoliscono palazzi anche non vecchi per dare ‘vivibilità’ ai quartieri. Il mattone ha ripreso a tirare nel nuovo, soprattutto lungo la fascia costiera, mentre avrebbe dovuto essere un motore di crescita , prioritario, per un entroterra sempre più moribondo.
Luciano Corrado
CURRICULUM
di Nicolangelo D’Acunto, nato ad Albenga (SV) il 5 gennaio 1966.
Nell’anno scolastico 1984-85 ho conseguito la maturità classica presso il Liceo Ginnasio “G. Pascoli” di Albenga (SV), con la votazione 60/60.
Nell’ottobre del 1985 sono stato ammesso per concorso al corso ordinario della classe di Lettere della Scuola Normale Superiore di Pisa, per l’indirizzo storico.
Il 23 ottobre 1989 mi sono laureato in Storia presso la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Pisa, con voti 110/110 e lode, discutendo una tesi di Storia medioevale sopra Il ruolo dei laici nella Chiesa e nella societas christiana secondo PierDamiani (relatore C. Violante).
Nello stesso a.a. 1988-89 ho conseguito il diploma di licenza in Storia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Dall’agosto 1990 all’agosto 1991 ho prestato il servizio militare di leva, congedandomi col grado di caporal-maggiore.
Nell’a.a. 1990-91 sono stato ammesso al dottorato di ricerca in Storia medioevale, nel quadro del curriculum di Istituzioni ecclesiastiche medioevali, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il 16 settembre 1994 ho conseguito il titolo di dottore di ricerca, discutendo una tesi che ampliava la tematica già trattata nella tesi di laurea, ma approfondendo il rapporto tra ceti dominanti e riforma ecclesiastica. Sono stato borsista presso l’École Française de Rome nel novembre-dicembre 1994 e nel dicembre 1995, nonché dell’Istituto Storico Germanico in Roma nel primo semestre del 1995.
Negli anni accademici 1995/96 e 1996/97 ho usufruito di una borsa di post-dottorato presso il Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università degli Studi di Perugia, dove ho studiato, sotto la tutela di Attilio Bartoli Langeli, le istituzioni e la documentazione medievale di Assisi.
Dal 1996 socio corrispondente dell’Accademia Properziana del Subasio di Assisi. Dal 2003 sono membro del Consiglio Direttivo del Centro di Studi Avellaniti e del Consiglio Direttivo del CESIMB (Centro di studi sugli insediamenti monastici bresciani), dal 2005 socio ordinario della Società Internazionale di Studi francescani nonché membro del comitato scientifico internazionale del Forschungsstelle für Vergleichende Ordensgeschichte (FOVOG) e corrispondente di “Retimedievali: iniziative on-line per gli studi medievistici”.
Dal 2002 al 2010 sono stato membro della commissione che assegna i fondi di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il comitato 11.
Il 16 luglio del 1997 ho conseguito il Zertificat Deutsch als Fremdsprache presso il Goethe Institut di Roma (sede distaccata di Perugia).
Negli a.a. 2000-2001 / 2002-2003 sono stato ricercatore universitario di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede di Brescia).
Dal 1 ottobre 2003 sono professore associato di storia medievale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede di Brescia) e membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Scienze storiche filologiche e letterarie dell’Europa e del Mediterraneo attivo presso l’Università Cattolica di Milano fino al 2009.
Il 27 maggio 2010 ho conseguito l’idoneità a professore ordinario di storia medievale.
Dal 2003 al 2009 sono stato Mitarbeiter del Sonderforschungsbereich 537 della Technische Universität di Dresden nell’ambito di un progetto sui rapporti tra ordini religiosi e comuni in Lombardia nei secoli XII-XIII.
Nel 2007 sono stato Fellow presso la Katholische Universität Eichstätt.
Nel triennio 2007-2010 sono membro del Netzwerk: Römische Zentrale und Regionen (Jahrh. 11.-13.) finanziato dalla Deutsche Forschungsgemeinschaft sul tema deirapporti tra centralizzazione papale e regioni d’Europa nei secoli XI-XIII. Attività didattica In qualità di cultore della materia ho fatto parte della commissione esaminatrice per gli esami di profitto presso la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Perugia dal 1995-96 al 1998-99 per le seguenti discipline: Storia medievale, Paleografia e diplomatica, Studi Francescani, Esegesi delle fonti per la storia medievale, Storia della Chiesa.
Dall’a.a. 1998-99 faccio parte della commissione degli esami di profitto di Storia Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Brescia). Ho tenuto diversi seminari nell’ambito dei corsi di dottorato di ricerca delle seguenti università: Verona-Padova (2001), Potenza (2001 e 2009), Bologna (2003), Firenze (2003), Torino (2004) e Pisa (2007), Firenze SISMEL (2008).
Nel 2004 e nel 2007 sono stato commissario nell’esame finale del Dottorato di ricerca in storia medievale dell’Università di Bologna e nel 2009 dell’Università di Pisa.
Nel 2008 sono stato commissario nella valutazione comparativa per un posto di ricercatore del settore scientifico disciplinare M/STO-01 indetto dalla facoltà di lettere dell’Università di Trento.
Nel 2008 e nel 2010 stato membro della commissione per gli assegni di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Corsi ufficiali tenuti come docente a contratto o in affidamento
– Nell’a.a. 1997-98 ho tenuto, in qualità di professore a contratto, il corso ufficiale di Paleografia e diplomatica e nell’a.a. 1998-99 quello di Paleografia latina presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia.
– Negli aa.aa. 1999-2000 e 2000-2001 ho tenuto presso la Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Superiore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il corso di Problemi, metodologia e didattica della storia medievale.
– Nell’a.a. 2000-2001 ho tenuto il corso di Storia dell’Europa, nell’ambito della Scuola di formazione per bibliotecari istituita presso la sede di Brescia dello IAL.
– Dall’a.a. 1998-1999 tengo il corso di Diplomatica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede di Brescia).
– Dall’a.a. 2003-2004 tengo il corso di storia medievale presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede di Brescia).
– Nell’a.a. 2006-2007 ho tenuto il corso di Diplomatica nell’ambito del master di primo livello in Conservazione, ordinamento e gestione di archivi ecclesiastici presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (sede di Brescia).