“Nel progetto iniziale, in alcune zone, non erano previste autorimesse e non capisco con quale logica sia stata fatta questa scelta”. “Gli acconti versati (1 milione 650 mila € incassati dalla vendita sulla carta di 48 box ndr) non corrispondono ai lavori realizzati e non si sa dove siano finiti i soldi”. L’architetto Giampiero Vergani vive a Cernusco sul Naviglio, rappresenta Edilvit Srl (Milano), sorta nel 1983, 40 milioni di capitali dichiarati, interessata, da due anni, a subentrare nella società ‘Progetto Noli’ che dal lontano 2007 aveva firmato la convenzione per realizzare box e parcheggi su un’area comunale di ponente, lungo via IV Novembre. Un’operazione che ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, da una parte errori di valutazione (e competenza) di certi amministratori pubblici nolesi, dall’altra -, come tiene a rimarcare il sindaco in carica, rieletto, Giuseppe Niccoli- : “Tutto il disastro della legislazione italiana e le nefandezze di cui è capace l’amministrazione giudiziaria sia nel penale, sia nel civile”. Un esempio ? “Abbiamo vinto una causa in primo grado, ma l’appello ha bloccato pure l’esecutività della sentenza, con 600 mila € da versare nelle casse comunali”. E ancora: “Con la mia giunta sono ripartite le incompiute di via Belvedere e via IV Novembre”.
Noli, dunque, vittima delle lungaggini burocratiche, di infinite pastoie e tempi lunghi della giustizia ? Con incolpevoli sindaci che si sono avvicendati ? Ambrogio Repetto e la sua ‘spalla’, vice sindaco, Pietro Penner di Rifondazione Comunista, ora ex, tecnico d’esperienza nel suo ruolo pubblico alle dipendenze de Comune di Quiliano. Pino Niccoli ed il suo staff che almeno pare abbia intrapreso una strada dove si intravvede finalmente la luce. A meno che non intervengano altri potenziali lacci, in parte accennati, adombrati, nell’intervento dell’avv. Fiammetta Tissoni di Noli (“Il Comune non può assegnare ad altri il progetto, dovrebbe bandire una nuova gara pubblica….?”). E c’è stato chi, tra la platea di partecipanti (dr. Giacosa) ha commentato: “Io che faccio il giro dell’Italia, non dobbiamo stupirci più di tanto, con la Calabria siamo vicini….ci sono tante Calabrie…“. E ha aggiunto: “Sarebbe tutto più facile se si dovesse acquistare una volta ultimata l’opera, resta pur sempre l’interrogativo, si inizia a costruire e poi se falliscono…“. Ma questa volta pare ci siano molte condizioni perchè tutto ‘finisca in gloria’.
L’arch. Vergani è stato categorico, convincente. “La nostra società opera soprattutto in questi tipo di interventi edilizi, siamo impegnati in una grossa operazione nel Comune di Chiavari, abbiamo alle nostre spalle l’esperienza e l’affidabilità richiesta. Certo, non siamo stati coinvolti in questo progetto con l’ottica di fare beneficenza, di rimetterci quattrini”. C’è chi lo interrompe e da atto che Edilvit ha operato con serietà e successo all’ospedale di Niguarda. Dunque un interlocutore della ‘provvidenza’, si direbbe, per il Comune di Noli e per i 48 acquirenti, alcuni residenti, tra cui una consigliera comunale, che avevano versato caparre anche generose per un box in via IV Novembre e rischiavano di rimetterci tutto.
Nella società Progetto Noli (non è fallita), finita in amministrazione controllata e rappresentata all’assemblea di cittadini dal commercialista Roberto Mortarino di Novara, in carica dal 2014 quale liquidatore, dovrebbe subentrare la Edilvit, attraverso una società di progetto che ha il capitale minimo di legge, 500 mila euro. Il crono programma indicato dall’arch. Vergani presuppone l’approfondimento per la variante al progetto, la stipula degli atti, la nuova bozza di delibera di giunta comunale (già pronta, si dice), iter previsto in due mesi, quindi accordo di programma con l’avallo della Regione e degli enti interessati, va da se che la variante debba andare alle varie conferenze dei servizi. Se tutto fila liscio nel gennaio 2019 inizio dei lavori, 18 mesi per completare l’opera e nell’estate 2020 la consegna definitiva. Gli scogli ? Arrivare all’80 per cento dei box ancora in vendita. Altrimenti secondo i calcoli Edilvit non si arriverebbe a coprire tutte le spese.
I tempi delle prenotazioni all’agenzia ‘Casa’ Gruppo Immobiliare di Davide Fontana e Chiara Musumeci, di via Colombo 4 a Noli, inizialmente fissati in luglio 2018, possono essere prorogati ad agosto, quando la comunità dei vacanzieri si può rendere conto di quanto sia utile disporre di un posto auto. L’obiettivo è vendere almeno una quota di 101 box. Edilvit, tra l’altro, non deve necessariamente ricorre ad un prestito bancario quanto mai arduo, ma può far fronte con denaro di cassa. Altro elemento in positivo.
Quanto costano i box, di varia metratura e tutti di altezza tra 2,40 e 2,50: la media è sui 60 mila €, in qualche caso di più o di meno, a cui deve essere aggiunta l’IVA. Con la prenotazione è anche possibile un box da doppio posto auto. Tra i presenti voci di preoccupazione per la stabilità di edifici prospicienti con l’inizio di lavori e scavi. L’arch. Vergani: “Posso tranquillizzare, non ci sono nuovi scavi da fare, i diaframmi e le paratie che rappresentano il maggiore rischio crolli sono già stati ultimati.” E per coloro che avevano già versato acconti per l’autorimessa, c’è chi ne aveva prenotato due, tre anche come investimento, cosa cambia ? Quasi nulla, si è detto. Il prezzo pagato allora, ovvero sui 50 mila euro a box, resta immutato, dovrà essere adeguato solo l’indice Istat.
Si è parlato molto dell’importanza che la campagna prenotazioni abbia la massima diffusione, tra i media locali, forse non guasterebbe qualche annuncio promozionale, oltre al cartellone ‘vendesi – prenotazioni’ che fa bella mostra all’inizio di via IN Novembre. Per la precisione il quoziente 80% di cui si è accennato comprende la quota dei box già prenotati.
L’arch. Vergani, con il commercialista Mortarino, curatore, hanno focalizzato i quattro pilastri della nuova operazione. Primo: revisione del vecchio progetto, senza ampliamenti di volume, di altezze, di modifiche sostanziali. Secondo: aumentano, con la revisione, il numero dei box con un più 32, salendo così dagli originari 94 a 126. I posti auto a rotazione diventano 188, traslati in aree esterne. I 32 box invenduti saranno offerti a 55 mila euro anzichè a 50 mila, cifra richiesta originariamente ai primi acquirenti. C’è l’impegno della società a garantire con garanzie fidejussorie, anche di chi ha già comprato, con una polizza assicurativa di Allianz che opera con la Edilvit. Dunque è esclusa la fidejussione bancaria. Per i posteggi a rotazione la tariffa oraria è quella in corso e stabilità dal Comune. Va aggiunto che trattandosi di un’area comunale chi compra acquista un diritto di superficie della durata di 30 anni nel caso dei parcheggi a rotazione e di 90 anni per l’autorimessa. Tra quasi un secolo, dunque, il complesso immobiliare torna di proprietà del Comune.
L’arch. Vergani a riprova che la Edilvit può presentarsi con tutte le credenziali in regola, cita che fino ad oggi nel settore autorimesse ha portato a termine una quindicina di interventi nell’ambito milanese, soprattutto, con 7 mila posti auto. L’operazione non è uscita improvvisamente da un uovo di Pasqua. Vergani: ” Da due anni ci stiamo confrontando con il Comune di Noli, subentrare come soci alla Progetto Noli, incrementare come si è detto i box in vendita da 94 a 126. (è utile ribadirlo ndr). L’unica modifica interessa quella che in origine era in toto una zona verde “. Uno dei presenti ha espresso preoccupazione: “Non vorremmo che l’ambiente fosse ulteriormente penalizzato, di ferite ce ne sono già tante, di qualità dell’ambiente compromessa pure….”. Vergani: ” Quell’unica modifica ci consente di finanziare l’operazione senza ricorrere alle banche che difficilmente comunque finanzierebbero; operiamo con una società molto patrimonializzata e da 40 anni siamo sul mercato. In sintesi dovremmo riuscire a vendere perchè vada in porto l’operazione Noli 101 box, 53 restano da vendere, 48 quelli venduti in passato. A gennaio abbiamo avviato la campagna e ripeto la quota necessaria è raggiungere l’80 %, quoziente che secondo i nostri calcoli non copre tutte le spese, ma ci teniamo in riserva di allungare i tempi prenotazioni ad agosto”.
Altra precisazione nella fase iniziale dell’operazione era fallita la società che deteneva la quota di maggioranza, la Progetto Noli, invece, resta attiva seppure in liquidazione. Occorre arrivare, con il Comune, ad una transazione, in quanto l’ente locale non può assegnare ad altri il progetto, se non bandire una nuova gara ed allungare tutti i tempi e l’iter e far perdere tutto ai 48 vecchio acquirenti. La costruzione del manufatto prevede un metro di altezza rispetto alla quota della statale Aurelia.
Quale è l’iter per i nuovi acquirenti ? Hanno spiegato Vergani e Mortarino: “Non ci sono quote di caparra da versare, è richiesto il deposito di un assegno all’agenzia ‘D Casa’ di Noli dell’importo di 500 euro. Per noi è una segnale di concretezza e di interesse: non ci sono perciò caparre confirmatorie in accordo col il Comune, quando raggiungeremo la quota 80 per cento di prenotati, sarà nostra cura chiamare gli interessati. Per i vecchi acquirenti la posizione dei posti assegnati in origine subirà qualche piccola variazione”,
A chi si preoccupa che oltre a far ripartire il progetto, serve avere le idee chiare su arredo urbano e verde pubblico, o a chi dice “ho paura di una colata di cemento ed asfalto”, il capo area Lavori Pubblici e Ambiente, geometra Massimiliano Cinoglossa, presente e che ha seguito l’iter nel corso degli anni, osserva: ” Per la sistemazione esterna questo progetto è la fotocopia, ci sia era riservati è vero un’area verde, ma nell’ambito del comparto che prevede anche la sistemazione di via Belvedere, non ci sono cambiamenti. Via Iv Novembre, ora a senso unico, diventerà a doppio senso, con un ampliamento della sede stradale stessa.” Non sappiamo se l’ufficio tecnico comunale, all’epoca del primo progetto di cui l’arch. Vergani ha dichiarato ‘incomprensibili lacune’, il Comune abbia fatto osservazioni a Progetto Noli.
Per quanto riguarda i parcheggi a rotazione, un tema che anche a Noli come nella stragrande maggioranza della città costiere (Andora esclusa) vede gravi carenze nei fine settimana e in piena stagione estiva; si è fatto presente che la quota riservata agli abbonamenti è fissato al 30 %, rispetto al 50 % di città come a Milano, dove però l’occupazione è piena per gran parte dell’anno, contraria mente alle località turistiche. Si è ancora fatto osservare che l’agenzia incaricata di ricevere le prenotazioni (D Casa) è la stessa che aveva seguito le prime operazioni dei box di via IV Novembre. E ancora, nel progetto c’è una continuità in quanto entra un nuovo socio (Edilvit). E che trattandosi di diritto di superficie non si diventa proprietari di un bene immobiliare, bensì concessionari.
Non c’era il sindaco Niccoli a presiedere l’assemblea, ma il vice sindaco Alessandro Fiorito che ha la delega al turismo e sport, mentre è il consigliere comunale Rinaldo Tissone a seguire i Lavori Pubblici, Patrimonio e Protezione civile. Fiorito che ha ringraziato per la folta presenza di cittadini, ha ricordato i sette anni di stallo in via IV Novembre, la causa civile vinta in primo grado, in attesa dell’appello e forse la possibilità di una transazione, con l’obiettivo di “tutelare gli acquirenti che hanno versato caparre; abbiamo studiato a lungo con i legali del Comune le varie soluzioni, ci sono i 600 mila euro che ci sono stati riconosciuti come risarcimento; il nostro obiettivo avviato nel dicembre 2016, approdato ad una parziale revisione del progetto originario, con due incontri avuti con la società Edilvit, resta quello di concludere tenendo conto delle varie esigenze, attraverso il buon senso ed il rispetto dei cittadini”.
Certo che se c’è stato chi ha dovuto attendere o perlomeno siamo sulla strada giusta, anni per un box che aveva pagato, forse come ha ricordato l’ex sindaco Carlo Gambetta, bisogna prendere atto e domandarsi quanto ci hanno ‘rimesso’ i cittadini contribuenti di Noli. Per un accavallarsi di errori, a suo avviso, che non vedono estranei i sindaci e le amministrazioni che si sono succedute. E’ accaduto per via Belvedere, si è ripetuto per Via IV Novembre. “Facciamo un po di conti e sommiamo a quanto si vendono i box e la somma finale è bel gruzzolo”. Come dire se il Comune ha patito e subito, c’è chi potrà averne un buon tornaconto. A cominciare da chi aveva rischiato di perdere quanto versato ed ora può tirare un sospiro di sollievo. Non capita spesso di fronte a casi analoghi. Noli deve guardare avanti, il vice sindaco Fiorito nel suo primo confronto con l’assemblea si è ‘guadagnato’ un buon voto in pagella. Un giovane al governo della cittadina, con un’altra giovane, Jessica Bellisio in giunta. E il futuro di Noli sarà meno cupo se la scommessa vedrà impegnati dei giovani, a partire dal sindaco, magari in rosa.
Ci vorrebbero anche cronisti con una buona dose di memoria storica, meno ortodossi ed autolesionisti dei nostalgici di ‘Semplicemente Noli‘, ovvero come sfasciare un paese che era un fiore all’occhiello, un sindaco ed un vice sindaco sfascia – sinistre, un geologo talebano generoso ed in conflitto di interessi da assessore provinciale, un insegnante di lingue frufru che insegna a non pontificare o moraleggiare su Noli, ” dimostrando – scrive lui in italiano – una conoscenza delle realtà parziale quanto il suo punto di vista”. E dimenticavamo il cooperativista rosso per completare la compagnia teatrale. Incapaci di svecchiare, incapaci di ampliare l’offerta turistica, attirare investitori non da mordi e fuggi, incoraggiare i nolesi a fare più investimenti, invogliare i giovani a rimanere nel paese dei loro avi che tanto hanno dato alle future generazioni. In attesa di leggere i truciolini di chi sa vedere e ascoltare solo ‘Semplicemente Noli’. La stella cometa.
Luciano Corrado
PS: Ai presenti all’assemblea di sabato scorso è stato fatto trovare un ‘opuscolo’ “Comune di Noli, tre anni e mezzo di amministrazione al servizio dei Cittadini. Cosa è stato fatto, costa stiamo facendo, cosa faremo. Quaderno informativo dicembre 2017. Interamente finanziato dai consiglieri comunali di maggioranza”. L’opuscolo è stato distribuite a tutti gli utenti SAT (società che ha in appalto la raccolta della Nettezza Urbana). I nuclei famigliari (dati Istat) sono 1416 su 2740 residenti. Si presume siano stati raggiunti tutti gli utenti delle seconde case, dunque stampate diverse migliaia di copie. L’informazione capillare è utile e non può essere tacciata, come in questo caso, a strumento di propaganda autocelebrativa. Ma occorre rispettare le regole dello Stato di diritto. La legge ed il buon senso, aggiungiamo, impongono che per tutte le pubblicazioni sia indicato il nome dello stampatore che qui è stato omesso scientemente o per banale dimenticanza. Forse è saggio sciogliere dubbi ed interrogativi.
A proposito dei box, durante l’assemblea, qualcuno sottovoce si è chiesto perchè l’operazione non sia stata fatta direttamente dal Comune traendone buoni vantaggi anche in termini economici e di certezze. Come ha fatto il Comune di Finale nell’edificio autorimessa vicino alla Croce Bianca e con accesso dall’Aurelia. In quel caso però Noli avrebbe dovuto rifare il progetto, eliminando i box e destinato l’edificio in toto a parcheggi a rotazione, la cui resa in termini economici è eccellente. In quel caso occorreva dare un ‘benservito’ alla quarantina di acquirenti di box. Evidentemente la maggioranza Niccoli ha preferito tenersi ‘buoni’ chi aveva comprato sulla carta ed era stato gabbato dalla società che aveva incamerato i quattrini. Si possono conoscere i costi di costruzione, se si chiede ad un esperto della materia. Oggi il mercato dei box, sulla Riviera dell’esplosione di seconde case, è sicuramente più vantaggioso e sicuro che un alloggio. C’è l’esempio della ‘capitale rapallizzata’ della provincia: Borghetto S. Spirito. Qui trucioli ha già fatto vedere, seppure in solitaria, quanto attiri un garage, un box, rispetto ad una seconda casa, ad un locale commerciale. Nei palazzi anche in centro si ristruttura e al piano terra, anzichè negozi o uffici, si realizzano garage che tengano conto delle dimensione di certe auto. Oppure si trasformano negozi, attività commerciali, in autorimessa. I prezzi ? A leggere le vendite immobiliari del tribunale per un box- garage di 8 mq. si va dai 10 mila ai 19 mila per (22 mq), che salgono se in zone centrali, per arrivare ai 70-80 mila euro, oltre a Iva, ad Alassio.
Proprio in questi giorni, a Noli, in regione Zuglieno, il tribunale fallimentare ha messo in vendita una villa , lungo la strada per Voze, al prezzo base, senza incanto, di 545 mila €, offerta minima 408 mila euro. Sono 262 mq. con annesso giardino, box, piccolo deposito. Giorno di venduta 10 aprile alle ore 15,15, custode giudiziale la dr.ssa. M.G. Siccardo, giudice delegato Maria Laura Morello.