Tenete in mente questa frase contenuta in un comunicato stampa dell’opposizione consiliare con tanto di firma: ” Perché solo a Nirasca? Forse il Sindaco non conosce bene il territorio? Ma, proprio il padre del Sindaco Alessandri risulta essere il Presidente consortile di Nirasca dove sono stati spesi i 70.000 Euro in questione”. Ebbene la frase che riferisce un dato di fatto (ammesso anche che il papà sia dimissionario, non sarebbe così), dunque è diritto di cronaca e di critica, ma è stata omessa nell’articolo, a firma di Andrea Pomati, scritto su La Stampa, e capo redattore di Imperia Tv.
Non si tratta di buoni e cattivi, di onesti o disonesti, è in discussione la completezza dell’informazione. Spesso è corretto, soprattutto nei giornali ed in tv, dare voce ad entrambi, diciamo accusa e difesa. In questo caso non siamo di fronte ad un ‘caso giudiziario ‘ o presunto diffamatorio’, parlano i documenti, il sindaco geometra Alessandri, con studio tecnico a Pieve di Teco, con due ottime segretarie, dunque uno al quale il lavoro non dovrebbe mancare, può benissimo far seguire la sua versione. Chi ha qualcosa da dire, è uso ascoltare da ‘Striscia la Notizia’, siamo qui, non scappiamo. L’opposizione mira a colpire chi, dopo aver annunciato all’affollatissima assemblea pubblica sulla frana di Monesi, che non si sarebbe ricandidato, dopo due mandati, ovvero Alessandri, invece resta in sella a ‘furor di popolo’, forte dell’appoggio dei due maggiori imprenditori pievesi, i Manfredi e i fratelli Marchisio che hanno tutte le buone ragioni per puntare sulla vittoria del primo cittadino uscente, piuttosto che un candidato da ‘scoprire’. Nulla di male anzi, da ammirare chi ha il coraggio delle proprie azioni. Semmai a Pieve, come può testimoniare l’ormai anziano cronista, c’è tanta gente che brontola, critica, non sembra entusiasta del lavoro e del comportamento del giovane e brillante sindaco, ma alla fine pochi sembrano disposti a metterci la faccia. A dire nome e cognome, anzi è capitato che dopo aver fedelmente scritto dichiarazioni, con nome e cognome, poi in privato, a tu per tu, il giornalista ascolti: “Ma io queste cose non l’ho mai dette, mi hanno messo in difficoltà….devo negare…”. Di che hanno paura, Alessandri è vendicativo ? Fa ritorsioni ? A noi finora non risulta, semmai è piuttosto allergico alle critiche e ripete spesso che tutte le accuse che gli sono state rivolte alla sua gestione, anche con esposti della minoranza, alla fine ha sempre avuto ragione lui. Dunque vittima del fango.
Un sindaco che non può certo sostenere che la buona stampa gli sia nemica, abbiamo già avuto modo di scrivere che se la popolare Imperia Tv anzichè dare voce sempre o spesso al ‘palazzo’ , al politico al potere di turno, facesse parlare anche quei benemeriti cittadini e cittadine silenziose, storie di vita e di lavoro, di cui possiamo dare conto da giornalisti, sarebbe tutto sommato un bene per la comunità e la stessa emittente, il suo editore. Forse qualcuno è convinto che nascondere i problemi sia un modo per risolverli o non affrontarli. Noi crediamo invece che togliere il velo sia un modo per migliorare il Paese. Nessuno dovrebbe avere preconcetti e chi ricopre una carica pubblica non dovrebbe vedere nel giornalista il suo rivale, e meriterebbe ancora di più chi nella lunga professione non ha mai subito condanne per diffamazione, né in sede penale, né civile. Un dato di fatto, non un certificato di garanzia, quantomeno di serietà nel fare informazione, magari sgradita, mai per ‘fatto personale’. (l.cor.)
COMUNICATO STAMPA – Succede a Pieve di Teco: Dirottati su una strada consortile privata 70.000 Euro destinati alle Opere Pubbliche alluvionate.
Disapproviamo il modo in cui sono stati spesi i fondi delle somme urgenze, elargiti dalla Regione per i danni alluvionali del 2016. In Consiglio comunale il Sindaco non ci ha dato spiegazioni. Cospicui finanziamenti dati dalla Regione e destinati a sistemare le opere pubbliche risulta siano stati usati diversamente.
Dirottati nella Frazione Nirasca ben 70.000 Euro per installare dei gabbioni per arginare una frana su una strada consortile privata, chiusa al pubblico, con tanto di cartello segnaletico, ma dichiarata comunale per giustificarne l’intervento. Per quanto è a nostra conoscenza e per quanto riguarda le strade consortili delle altre Frazioni non è stato speso nemmeno un centesimo. Perché solo a Nirasca? Forse il Sindaco non conosce bene il territorio? Ma, proprio il padre del Sindaco Alessandri risulta essere il Presidente consortile di Nirasca dove sono stati spesi i
70.000 Euro in questione. Anche con gli oltre 125.000 Euro per disostruire la tombinatura del Rio Fossato dei Grassi a Pieve, ed i 43.000 Euro del tombino di Piazza Carenzi siamo convinti che si poteva fare molto di più, anche in termini di messa in sicurezza. Molte strade comunali danneggiate sono state dimenticate e non si è fatto nulla. Il Sindaco fa tutto da solo e non ascolta nessuno. Anche questa è una brutta pagina scritta dall’Amministrazione.
I consiglieri Renzo Brunengo e Alberto Molinari.
Allegate foto: Gabbioni metallici oggetto dell’intervento, installati per una lunghezza pari a dieci metri, rendono bene l’idea di che cosa si tratta e l’entità dell’intervento. Segnaletica del divieto di accesso posta all’ingresso della strada interpoderale.
(Vedi delibera del consiglio comunale in cui il sindaco ha preso parte alla votazione……)
(Vedi determina in cui si assegnano i lavori all’impresa Manfredi di Pieve di Teco……)