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L’occasione mancata di Alassio, ‘regina dell’accoglienza’

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Chi ricorda ancora dopo due mesi, il ‘no di Alassio’ a due famiglie di migranti, con bimbi, che avrebbero dovuto arrivare da Pozzallo e Reggio Calabria ? Chi ricorda la solidarietà al sindaco Canepa di alcuni colleghi (5) della costa e entroterra? La notizia e l’ordinanza sindacale della blasonata Alassio aveva fatto il giro dei giornali, web e agenzie stampa nazionali.  Due mesi dopo, a molti alassini e ai loro fans, potrebbe essere sfuggita la risonanza mediatica, questa volta nel mondo intero, riservata all’isola greca dell’accoglienza. Descritta – è tanta manna, impagabile sul fronte promozionale – ‘come esclusiva meta turistica che ha saputo affrontare l’emergenza profughi creando una Ong, per l’intraprendenza di un operatore inglese e generosità degli abitanti‘. Leggi anche comunicato stampa Alassio FC e Fondazione Vialli- Mauro uniscono le forze e il fotoservizio di Silvio Fasano.

In quei giorni, è un dovere di cronaca ricordarlo agli immancabili smemorati, a parte le voci discordanti dalla linea del sindaco imprenditore del centro destra, Enzo Canepa - contro il quale è stato presentato un esposto all’autorità giudiziaria per quel rifiuto e conseguente ordinanza – a parte dicevamo alcuni rappresentanti della società civile, della sinistra radicale, c’era stata una dissociazione importante. Il giornalista alassino Daniele La Corte, in una delle sue trasmissioni, interviste sul canale di Imperia Tv, aveva espresso un ragionato giudizio negativo, critico, sulla applaudita presa di posizione dei responsabili della ‘sua’ città. Si è scagliato anche contro quelli che magari di buon mattino vanno a fare la comunione e poi in pubblico prendono a schiaffi poveri diseredati, nel caso specifico giovani coppie, con figli.

Alassio, gli operatori del turismo, del commercio, degli stabilimenti balneari in una stagione di ‘vacche grasse’ (meglio così per tutti !) , temono di subire danni dalla presenza di sette poveri cittadini in fuga dai loro paesi nella morsa della guerra, della fame, dei tiranni ? La Corte, non è solo un giornalista che ci metta la faccia e la firma, poco più che ventenne, nel 1970, era stato scelto a far parte della commissione che avrebbe dovuto impegnarsi per ottenere l’apertura ad Alassio di un casinò. Non era insomma un nemico del turismo, del progresso, dello sviluppo che poteva essere gradito dagli estremisti di destra e di sinistra.

C’è un’altra lezione, oltre a quella del giornalista La Corte. Alassio ha perso un’ottima occasione, come accaduto per l’isola Symi, di finire alla ribalta internazionale in modo positivo. Anche Symi, paragonando all’ambiente- natura  della Baia del Sole, è tra le più belle, con una mare di cristallo e un caratteristico centro storico, prevalenza di casette neoclassiche. Una delle mete di vacanza più ambite quale è stata pure Alassio per tanti anni e ha dimostrato negli ultimi periodi, pur con un aumento della massa, di essere la prediletta nel ponente ligure, italiani soprattutto ed un inevitabile calo del fiore all’occhiello, tedeschi, soprattutto, scandinavi, per non parlare dei pionieri inglesi.

Le cronache di tutto il mondo hanno descritto l’accoglienza di Symi dove non si trattava di sette migranti, bensì  di centinaia, ogni giorno, un terzo bambini.  Per una popolazione residente di 2900 persone che vive esclusivamente sull’industria delle vacanze.  Nell’isola greca del lusso, proseguivano i media in ogni lingua, approdano “perlopiù i siriani, arabi, curdi che scappano dalla guerra. Gente con cui è facile identificarsi che conservano la dignità orgogliosa di chi non è abituato a chiedere. Non essendoci nessuna centro di accoglienza si accampano all’ingresso del porto, la polizia, la capitaneria di Porto lavorano con abnegazione giorno e notte. La popolazione locale e i turisti sono in netta maggioranza accoglienti; operatori commerciali, balneari, albergatori portano acqua, cibo, pannolini, indumenti, ognuno aiuta come può e chi si tira indietro non si mette in mostra.”

Certo, rimarcavano gli stessi organi di informazione internazionale, sussiste il timore che possa essere danneggiato il turismo, unica fonte di reddito, ma sanno che nessun immigrato vuole restare in Grecia.

Lezione finale, alassini compresi: bisogna saper creare una cultura per superare prevenzioni e diffidenze, cultura di umanità, capace di prevalere sugli egoismi, sulla miopia di chi è chiamato ad amministrare e si preoccupa in prima battuta di non perdere consenso. Nel caso vergognoso di Alassio pure le pagine locali e nazionali del Secolo XIX andavano controcorrente, ovvero criticavano la scelta populista del primo cittadino e dei suoi fans. Peccato perchè da troppo tempo proprio Alassio  resta in lista d’attesa per un rinnovo totale dei suoi amministratori, alcuni in sella, insostituibili e comunque votati, da decenni. Hanno perso forse l’ultima storica occasione di far sapere che la città del Muretto era diventata l’isola dell’accoglienza sulla costa ligure. La maggioranza del sindaco Canepa ha impartito una pessima lezione di civiltà, inopportuna e fuori luogo, mentre negli esercizi pubblici affollati del lungomare sono un’eccezione i datori di lavoro che non utilizzano manodopera di extracomunitari, asiatici in particolare.  Pagati come? Da che pulpito dovremmo prendere esempio !

l.c.

IL COMUNICATO DELL’AGENZIA ANSA CHE HA FATTO IL GIRO DELLE REDAZIONI DEL BEL PAESE IL 30 GIUGNO 2015 

GENOVA, 30 GIU – La città di Alassio, nel savonese, non accetterà gli otto migranti che avrebbero dovuto arrivare stamani nel piccolo comune a causa dell’ultima tornata in arrivo da Pozzallo e Reggio Calabria. Lo ha detto il sindaco di Alassio Enzo Canepa.
“È ormai diventato esasperante dover lottare, ogni giorno, contro le scelte di un Governo centrale che consente l’arrivo quotidiano e incontrollato di numerosi extracomunitari, profughi, migranti, clandestini sul territorio. Come già detto in precedenza, l’amministrazione comunale di Alassio ribadisce con forza il proprio no: siamo assolutamente contrari all’arrivo di migranti. Comprendiamo la situazione di difficoltà in cui si trovano le strutture pubbliche e i presidi sul territorio come la Prefettura che sta facendo un ottimo lavoro, nonostante la situazione di emergenza, ma non tolleriamo la politica sbagliata dell’esecutivo nazionale che non sta facendo nulla per contrastare e arginare il fenomeno. Alassio è una città turistica, fatta per accogliere turisti – ha concluso Canepa -. Se il Governo vuole perseverare in questa deriva devastante per il territorio e per gli enti locali, allora chi di dovere si attrezzi per dare adeguata ospitalità ai clandestini nella propria abitazione”. (ANSA).

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI ALASSIO

ALASSIO FC E FONDAZIONE VIALLI-MAURO UNISCONO LE FORZE

Cerimonia in Comune, con consegna di borsa di studio e donazione alla lotta contro la SLA

Comune di Alassio, Alassio FC e Fondazione Vialli-Mauro, alleanza in nome della solidarietà. All’interno del Palazzo Municipale di Alassio, si è svolta una cerimonia all’insegna della beneficenza. Alla presenza del Vice Sindaco di Alassio Monica Zioni, del Presidente della società Alassio FC Fabrizio Vincenzi , della Preside dell’istituto comprensivo statale di Alassio Sabina Poggio e di Massimo Mauro, ex stella di Napoli e Juventus, già Presidente del Genoa e oggi commentatore SKY, in veste di Vice Presidente della Fondazione Vialli-Mauro per la Ricerca e lo Sport ONLUS, il club giallonero alassino ha consegnato una borsa di studio istituita dalla società calcistica per sostenere il percorso di istruzione dei ragazzi e delle ragazze del territorio.

A beneficiare della somma in denaro, una giovane ragazza di Albenga, rimasta orfana pochi mesi fa. Una decisione promossa dal Comune di Alassio e subito sposata con grande entusiasmo dalla società calcistica alassina. Nel corso della cerimonia, Massimo Mauro ha ricevuto anche, dalle mani del patron giallonero, un contributo promesso lo scorso Natale per aiutare a sostenere la lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica e i tumori.

Soddisfazione da parte del Presidente Vincenzi, oltre che dallo stesso Massimo Mauro:Sono particolarmente contento che il contributo offerto oggi arrivi dal mondo del calcio, a me molto vicino: ringrazio quindi Vincenzi, il suo club e la Città di Alassio per aver dimostrato una sensibilità così spiccata”. “La comunità di Alassio si conferma in prima linea per la solidarietà, con ricadute benefiche per la ricerca e sul territorio, per aiutare una persona in difficoltà”, ha aggiunto Monica Zioni, Vice Sindaco di Alassio. “Grazie alla società Alassio FC e al Presidente Vincenzi, e alla Fondazione Mauro-Vialli per la sensibilità dimostrata e un ringraziamento particolare alla Sig. Graziella Gaudino, amica di famiglia, per la grande disponibilità e generosità nell’occuparsi delle due ragazze orfane”.

 

 

 

 

 


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