Loano fanno discutere, ‘osservatori’ e ‘commentatori’, due iniziative di interesse pubblico. Inaugurazione della ‘caserma della Benemerita’ nella cittadella portuale tra le più attrezzate e all’avanguardia. Ritorna il servizio dei carabinieri presenti fino agli primi anni 2000 con una ‘pilotina’. In porto c’è già la Guardia Costiera – comando di zona – con poteri di polizia giudiziaria. Quale emergenza da giustificare l’iniziativa dell’Arma, ora con sede ? Altro caso. Una pattuglia “Sicurezza Urbana” della polizia locale ha denunciato C.M., senegalese di 38 anni residente a Voghera, sorpreso a vendere t-shirt, costumi, giacche, occhiali, sulla passeggiata a mare: 40 capi sotto sequestro. Interviene con uno sferzante commento NiNiN, blog di Savona. Terzo fatto (positivo). Con lo slogan “La Protezione civile sei anche tu…” si sono conclusi 4 incontri organizzati dal gruppo intercomunale (Loano, Toirano, Boissano) per sensibilizzare residenti e turisti sulle norme di autoprotezione, fondamentali in caso di bisogno.
ARTICOLO PUBBLICATO DAL BLOG MEDIAGOLD
SULL’INAUGURAZIONE DEL VALICO MARITTIMO
Inaugurato, l’11 luglio, l’ufficio di Valico Marittimo dei carabinieri “Marina di Loano”, alla presenza delle massime Autorità provinciali. Dotato di strumenti all’avanguardia per l’identificazione dei soggetti a bordo dei natanti in approdo e l’analisi digitale dei passaporti, esso opera alle dirette dipendenze della Stazione Carabinieri di Loano e avrà quindi il compito di accertare, come ogni altro posto di frontiera, la corretta identità di ogni passeggero ed ogni componente degli equipaggi dei natanti che sbarcano in porto.
L’attività di polizia di frontiera devoluta all’Arma dei Carabinieri, oltre che a Polizia di Stato e Guardia di Finanza, ha la finalità specifica di garantire l’osservanza delle norme di diritto pubblico internazionale e delle convenzioni multilaterali o in vigore con singoli Stati, delle disposizioni contenute negli atti normativi dell’Unione Europea, nonché delle Leggi nazionali di emigrazione e di polizia che regolano il traffico delle persone e delle cose attraverso le linee del confine terrestre e negli scali marittimi ed aerei. L’esercizio della funzione di polizia di frontiera è di natura tipicamente “amministrativa” e va ricondotta nella categoria dell’attività di prevenzione, quindi direttamente connessa alla pubblica sicurezza. A norma di Legge, per quanto concerne la frontiera marittima, l’attività di coordinamento di queste attività di controllo e vigilanza è attribuito al Prefetto del capoluogo di regione.
All’evento hanno preso parte il comandante di Divisione della Legione Carabinieri Liguria Gen. B. Paolo Nardone, il Prefetto, Antonio Cananà, il neo Questore di Savona, Giannina Roatta, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Savona, Dionisio De Masi, il Comandante della Compagnia di Albenga maggiore Sergio Pizziconi, il sindaco di Loano Luigi Pignocca, il comandande Erik Morzenti dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Loano-Albenga, l’amministratore delegato di Marina di Loano Ivan Pedrielli, il direttore del porto Uberto Paoletti, il capogruppo regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza che nel suo discorso ha annunciato: “Domani depositerò in Regione un ordine del giorno per dedicare uno spazio del Palazzo di via Fieschi ai Martiri di Nassiriya, fulgido esempio di abnegazione” .
COMMENTO DI Trucioli.it che non ha ricevuto comunicati stampa peraltro opportunamente ripresi e pubblicati – con la discutibile abitudine del copia ed in colla notarile – da Ivg, Savona news; rielaborazione, invece, da parte del blog loanese MediaGold. E una piccola curiosità: la redazione di Ivg ha riportato la dichiarazione del capogruppo di Forza Italia in Regione, Angelo Vaccarezza : “….soddisfatto dell’inaugurazione il capogruppo…..”. In realtà il testo della dichiarazione è tratto dal comunicato ufficiale che però non attribuisce la fonte al big politico. Poco male, un merito in più dopo la candidatura al Senato nel collegio di Genova Centro.
Un interrogativo da ‘vecchietti’ cronisti di nera e giudiziaria (da 53 anni) di questa provincia e regione, con l’hobby di conservare un archivio stampa sempre istruttivo: era proprio necessaria una caserma dell’Arma nel porticciolo ? Nel Bel Paese dei ‘doppioni’ in molte città italiane medio piccole. «Cinque corpi di polizia sono troppi….con 310 mila uomini». Sosteneva il presidente del Consiglio Matteo Renzi quando tirò dritto per riunificare Corpo Forestale (dipendeva dal Ministero delle Politiche Agricole) e Carabinieri (Ministero della Difesa). Gli altri corpi di pubblica sicurezza sono Polizia di stato (ministero dell’Interno), Guardia di finanza (ministero dell’Economia), Polizia penitenziaria (ministero della Giustizia). Senza ignorare il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) alle quali sono storicamente affidate la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali.
Ogni corpo con proprie competenze che spesso di sovrappongono e moltiplicano il lavoro burocratico, l’impegno di uomini e mezzi, costi. E sul bilancio dello Stato, dei cittadini contribuenti, la somma è di oltre 20 miliardi di euro l’anno. Una stima di un 6 % in più rispetto ad altri Paesi europei, forse perchè siamo alla prese con almeno tre regioni del Sud dove la ‘mafia’ comanda non per vanto. Chi non ci crede può farsi un giretto da quelle parti, con qualche immancabile eccezione a macchia di leopardo.
La provincia di Savona che nel complesso – i giovani non sanno e gli adulti forse dimenticano – ha fatto un balzo positivo sul fronte dei reati più gravi. L’archivio ci ricorda fino a 15 omicidi all’anno (in gran parte impuniti) negli anni ’70 – 80, almeno una quarantina di rapine a banche, uffici postali, gioiellerie, supermercati, sequestri di persona e rapine a imprenditori, incendi di attività commerciali, cantieri, locali pubblici, discoteche, estorsioni. Tanti arresti. Titoloni e locandine allarmanti su Secolo XIX e La Stampa e con l’esaurito di copie in edicola.
Oggi l’emergenza criminalità è cambiata, anche se resta cupa l’opera di colletti bianchi alla ricerca di affari per le organizzazioni mafiose nazionali ed internazionali. Prospera il racket droga e prostituzione (nel ponente della provincia) di cittadine straniere. Gravi le carenze negli organici, per coprire il fabbisogno del territorio, i servizi di prevenzione soprattutto. Forse non siamo più alla benzina contingentata, automezzi rattoppati, problematiche per la divisa.
Nella lotta al malaffare sono corse in aiuto telecamere e videosorveglianza. Resta la piaga, seppure in calo, dei furti in alloggi e negozi. Nelle città è sparito, parrebbe, il carabiniere di quartiere. E si vogliono abolire, minaccia il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini, le ‘scorte inutili’, primo nome quello dello scrittore giornalista antimafia Saviano. Anziché le presenze inutili a eventi cerimoniosi che spesso interessano soprattutto i politici al potere.
Non conosciamo la genesi della ‘pratica caserma’ nel porto di Loano, difficile credere sia scaturita col nuovo ministro della Difesa (ovvio non serve il suo beneplacito). Il silenzio dell’onorevole ingauno Franco Vazio, Pd. Iter elaborato all’ombra dell’ex ministro genovese Pinotti del Pd e del presidente della Regione Toti (F.I) ? Invocata dalla giunta o dal consiglio comunale ? Passata al vaglio del primo prefetto ligure (a Genova) responsabile del coordinamento ? Di certo ha avuto il placet del comando regionale dell’Arma e di quello provinciale. Possiamo aggiungere di aver interpellato sottufficiali in pensione che hanno prestato servizio in caserme della Riviera. Che ne pensano? All’unisono: “Non serviva l’apertura di una caserma in Porto, fumo negli occhi…, servirà a qualche politico da esibire….i bisogni dei carabinieri e della comunità sono altri….”. Eppure anche la ‘minoranza silenziosa’ che siede a Palazzo Doria parrebbe consenziente, né ha condiviso la necessità ?
C’è una Savonese Doc, l’anziano generale in pensione Giuseppe Richero di Balestrino, unico ligure, certamente savonese, ad aver raggiunto alti gradi nella Benemerita e negli apparati di sicurezza dello Stato democratico. Capitava che nei periodi di vacanza incontrasse sindaci del savonese negli anni in cui non erano ancora nate le caserme a Ceriale, Borghetto, Laigueglia e così via. Lui ripeteva: “Si presidiano meglio paesi e città con uomini concentrati, risparmiando turni di guardia, iter nella marea di carte…razionalizzando in meglio…più uomini sulle strade…”. Con gli anni, nelle stazioni periferiche dell’Arma sono rimasti i piantoni solo in orari d’ufficio, poi si è ricorsi al centralino unico fuori dagli orari di apertura della caserma al pubblico, si è passati al servizio comprensoriale in certe ore del giorno e della notte. E il concreto coordinamento provinciale, con le altre forze, dell’ordine si è finalmente realizzato ? I ‘pattuglioni’ sono davvero efficaci o si sciorina la statistica di una settimana e fanno presa, servono da dare in pasto all’opinione pubblica ? Non sarebbe preferibile un attività da intelligence, più uomini in borghese all’esterno della caserme ?
Non si può dire che con la stagione estiva le forze in campo siano adeguate al fabbisogno quotidiano, in passato anche i vigili ricevevano rinforzi da città del Nord Italia. Si pensi che tra Varazze e Finale Ligure durante la notte sono in servizio tre pattuglie (devono occuparsi pure di incidenti stradali): si copre il Finalese, la zona di Savona, la terza il levante della provincia (Varazze e Celle). Una – due pattuglie nell’albenganese; una -due per Alassio e ponente dove è presente il commissariato. C’è l’entroterra, dove si accorre in caso di bisogno.
Di fronte a questo ‘scenario’, dove purtroppo resistono rivendicazioni di campanile (vedi caserme Polstrada, vedi commissariato di Alassio), pare difficile chiudere gli occhi ad organici estivi (e non) di certe caserme, dalla Riviera all’entroterra che si popola, a sua volta, di villeggianti.
A Loano si presidia il porto turistico, semivuoto d’inverno, in presenza della Guardia Costiera (Capitaneria) che, meglio rimarcarlo, non interviene sul demanio marittimo di competenza per contrastare, punire il commercio abusivo di molti ‘disperati’ (fenomeno peraltro abituale sulle coste italiane). Si occupa di concessioni di spiaggia, del rispetto del codice di navigazione, controlli a stabilimenti balneari, soccorsi in mare.
Sull’arenile intervengono, in particolare a Loano ed Alassio, pattuglie di vigili urbani, già decimati e con tante incombenze al punto da rinunciare ormai alla viabilità e al presidio dell’Aurelia come accadeva fino a metà anni duemila, con la presenza di semafori e la cui abolizione non ha risolto tutti i problemi, in qualche caso aggravati per il susseguirsi di attraversamenti pedonali da monte a mare e viceversa, con week end e stagione balneare superaffollati, statale e strade limitrofe paralizzate, pullman di linea (Tpl) soppressi per accavallarsi di ritardi.
I vigili a rincorrere gli ‘abusivi’, fare sequestri, denunce, da un paio d’anni coadiuvati, sulla spiaggia, da vigilantes privati pagati dalle associazioni balneari. Resta spesso in bilico, per la polizia municipale, il servizio serale e notturno che, estate esclusa e Albenga esclusa, termina alle 20. E in caso di incidente stradale non è un’eccezione attendere un paio d’ore l’arrivo di una pattuglia.
Da qui gli interrogativi sulla priorità ‘caserma dei carabinieri in porto’ ? Se sia opportuno nascondere la testa sotto la sabbia, o meglio conviene tacere, cominciando dagli organi di informazione locale. In altri tempi forse Lega e grillini avrebbero fatto sentire la loro voce. Ora sono al governo del terzo Paese europeo. (l.c.)
IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI LOANO:
SFERZANTE COMMENTO DEL COORDINATORE DI NiNiN BLOG DI SAVONA
“Eh già, la sicurezza da qualche parte sta anche nell’impedire che si vendano in spiaggia magliette taroccate. Vuoi metter con la lotta alla ‘ndrangheta? L’importante è sfoggiare sui giornali uno spiegamento di forze con tanto di guardie giurate (sulla cui legittimità sarebbe accampabile qualche dubbio) ATTE a contrastare chi? I taglieggiatori, i mafiosi? Macché! I vu cumprà.
A Loano ne hanno pescato ben 1 (uno) e gli han pure sequestrato quel poco che aveva da vendere. Arrivava da Voghera per cercare di rimediare qualche euro chiedendo mille volte per favore, sotto il sole cocente. Ma la mano armata della legge è calata implacabile su C.M. senegalese di 38 anni, magari laureato. Gli è stato portato via tutto. Noi saremo anche buonisti, ma se l’alternativa è questa schifezza, siamo orgogliosi di esserlo. E il nostro pensiero va a C.M. Quanto ci metterà a tornare a Voghera senza un soldo?
Ma d’altronde anche Cristo lo abbiamo crocifisso. (firmato Ninin)”
E LA BENEMERITA PROTEZIONI CIVILE SI ESIBISCE CON IL SINDACO PIGNOCCA,
IL CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA IN REGIONE ANGELO VACCAREZZA, IL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LUANA ISELLA, CONSIGLIERE COMUNALE E IL CAPOGRUPPO DEL PD IN CONSIGLIO GIANNI SICCARDI