Inaugurazione di “Olioliva” 2018 alla presenza del Presidente Toti, della vicepresidente Viale e degli assessori Berrino, Mai e Marco Scajola, ricorda il comunicato stampa della Regione. E’ la festa dei ‘prodotti del territorio e delle eccellenze (?), del turismo enogastronomico. Nell’anno del cibo e nel ‘regno’ della taggiasca. Almeno 200 espositori con stand di vendita e degustazioni. Non sappiamo quanti siano siano i produttori di extravergine imperiesi, savonesi, liguri. E quanti di altre regioni. Quale altro genere di mercanzie. Oppure il numero di ‘artigiani’ del vino di Liguria, i pastori con i loro formaggi, gli apicoltori, i pasticcieri, i salumieri. Se le caldarroste, specialità di stagione, provengono dai boschi liguri, piemontesi, oppure da Romania, Bulgaria, Francia o Spagna.
Quanti, tra gli espositori, partecipano per la prima volta per un utile confronto con le edizioni precedenti. Alla segreteria di PromImperia abbiamo inviato la mattina del 6 novembre 5 domande motivate. Non hanno avuto tempo di rispondere: “Siamo impegnatissimi, dovete rivolgervi all’ufficio stampa affidato al giornalista Marcello Gattai” dice una gentile Paola Coletti. Intanto la moglie giornalista scrive ogni giorno una pagina per descrivere l’evento sul Secolo XIX Imperia. E a vincere l’appalto organizzativo, ormai da qualche anno, è Paola Savella vicino al mondo dell’informazione imperiese.
Quanto costa esporre nella ‘grande vetrina, orgoglio dell’extravergine del Ponente Ligure’. Lo sanno solo gli addetti ai lavori. Ai cronisti pare non interessi granché nonostante qualche interrogativo si imponga nel dovere di informare i lettori. Ad esempio, sul suolo pubblico che il Comune di Imperia dovrebbe riscuotere.
Oppure quanto spendono gli organizzatori – PromImperia e C. (appaltatrice Savella) – in pubblicità, anima del commercio. Con quale criterio si stabilisce la spesa per testate giornalistiche, televisive, on line, blog, opuscoli e stampati vari, neppure. L’ammontare del bilancio consuntivo 2017 del grandioso evento commerciale e culturale ? Che fondamenta hanno le voci che la nuova amministrazione del sindaco Claudio Scajola avrebbe avuto qualcosa di ridire a proposito di suolo pubblico ? Quali proventi della ‘gara – appalto 2018’ aggiudicataria la società di Paola Savella ? A quali le condizioni contrattuali. Controlla solo il controllore ?
Incontrando casualmente, a Laigueglia, il ‘presidentissimo’, il ‘re’ buono di PromImperia, Enrico Lupi, abbiamo chiesto se erano sorti contrasti con il Comune in merito al suolo pubblico. Risposta secca: “Assolutamente no, abbiamo sempre pagato….”. Al Comune ? Lupi: “Certamente, grazie al fatto che c’è chi lo riscuote…”. Semplice partita di giro si direbbe.
Ma in tema di numeri, cifre, spese, introiti, Lupi gentilmente rimanda ai ‘nostri uffici, io non mi occupo di contabilità, non ci sono segreti, chieda a loro…’. Eppure abbiamo scritto, per sicurezza, senza ricevere risposta e al sollecito telefonico hanno ‘girato’ le incombenze all’ufficio stampa, a Marcello Gattai, giornalista professionista pensionato, già caposervizio del Secolo XIX alla redazione di Imperia, poi a Genova, sempre in attività per tenersi allenato tra enti pubblici ed associazioni di categoria. Inoltriamo la stessa richiesta a Gattai, nulla di fatto.
Due anni fa trucioli.it si era occupato di Olioliva. Tra le curiosità, meno affrontate dai media imperiesi, l’incremento fino al 30 per cento del costo degli stand per gli espositori. Il motivo, si disse e pareva plausibile, il ‘problema sicurezza‘. Il terrorismo colpiva duro in Europa, gli echi della strage sul lungomare di Nizza non si erano spenti. Certo è che sommando gli aumenti scaturiva una somma considerevole alla voce ‘sorveglianza e sicurezza’ tutta a carico di chi esponeva. Anche allora nessuna risposta alla richiesta di chiarimenti, di trasparenza. Poco importa se una sera ci scappò anche un furto di formaggi, i responsabili furono scoperti e la merce restituita. Importante, insomma, sapere che ‘tutto era sotto controllo per l’incolumità dei visitatori e degli addetti alla manifestazione’. E quest’anno la spesa sicurezza è rimasta immutata ? Lo ignoriamo.
QUANTO COSTA UNO STAND – L’affitto, compresa la struttura, ovvero lo spazio espositivo, varia a secondo della metratura: 3 metri per 3 costano, agli espositori, per tre giorni, 300 €, oltre il 22 % di Iva, 40,50 € per suolo pubblico Iva esente, 5 € la quota Asl che salgono a 15 €. in caso di somministrazione alimenti. La cifra dell’affitto del gazebo raddoppia con 6 m. x 3, mentre il suolo pubblico passa a 81 €, sale a 900 € chi sceglie 9 m. x 3, con 121 € di suolo pubblico. Chi stabilisce le quote da pagare in base allo spazio espositivo e struttura mobile a carico a PromImperia; ai tavoli provvede chi espone. Nell’edizione 2018 ci sono spostamenti logistici di alcuni settori, con immancabili mugugni e malumori per chi si è trova a cambiare zona temendo di ‘non essere facilmente trovato dai clienti abituali’. Ad ascoltare le lamentele, l’appaltatrice Paola Savella, avrebbe risposto che “non sono stata io a decidere”.
IL TRONO DEL PRESIDENTE LUPI – E’ tra i personaggi più popolari, di lungo corso, tanti amici e qualche avversario, della comunità imperiese, dalle città all’entroterra. Difficile trovare qualcuno – non parliamo di chi ha rivestito o ricopre cariche pubbliche, sia elettive, sia in enti, associazioni – che non sappia chi è ‘il presidente Lupi’. E’ proprio lui a smentire al cronista che Olioliva non paghi il suolo pubblico al Comune. Quest’anno sono sorti screzi col neo sindaco, con un Comune in crisi nera per via dei debiti ereditati. Neanche per sogno assicura Lupi. Nessun problema. E poi è Paola Savella che ha le redini della cassa, entrate ed uscite, dei rapporti con gli uffici comunali competenti. Sarebbe interessante ed utile conoscere anche l’importo dell’appalto che si aggiudicato. Se lo vince sempre lei non sarà perché “miracolata‘, rispetto ai concorrenti; peraltro non conosciamo chi siano e la somma proposta. Insomma un’appaltatrice che sta a Olioliva, come PromImperia sta a Paola Savella. Onore al merito, alla collaborazione, al successo degli organizzatori e al tornaconto di chi espone. Contano i risultati.
Lupi che di fronte a tanti altri imperiesi rimasti per anni sulla cresta dell’onda e del potere, non sa cosa vuol dire finire nel dimenticatoio, essere messo da parte volente o nolente. A volte, per certi personaggi, ci ha pensato l’autorità giudiziaria, oppure il tramonto del partito di appartenenza e neppure con i girotondi si è riusciti a stare a galla. Spazzati via, almeno dal piedistallo, dalla mannaia invisibile dell’oblio.
Non è stato così per il ‘mito dei miti’, Lupi dalle sette vite si direbbe. Un’esperienza come rappresentante dell’altrettanto mitica, ma alla fin fine ingrata, ‘Pasta Agnesi’. Tutti sappiamo che il nuovo proprietario ha lasciato Imperia per trasferirsi in un moderno pastificio in Piemonte. Per Lupi è seguita l’esperienza in proprio con un ingrosso di prodotti alimentari. Qualche vocina era emersa a proposito della liquidazione ai dipendenti. Qualche malizia sulla carta di credito di PromoImperia – Azienda Speciale della CCIAA di Imperia ora Riviere di Liguria. Non avendo di meglio da criticare non si capisce perchè un presidente non possa far uso della carta di credito. A meno che non ci sia un abuso e non ci siano controlli.
Del resto un personaggio votato al ‘bene comune‘, oltre ad appartenere alla categoria degli scapoli, può esibire un ‘ricco medagliere‘ di riconoscimenti, con tante ‘porte aperte‘ nei Comuni, in Provincia, in Regione, negli enti, per quale maledetta ragione privarlo dell’incenso. Anche se l’invidia è ‘umana’. Voci pure sugli screzi che sarebbero scaturiti per il fatto che da vice della Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia, La Spezia, Savona, nel periodo in cui il savonese presidente Luciano Pasquale era infortunato, abbia assunto qualche iniziativa molto personale, forse di troppo, non concordata o condivisa.
UNA CORAZZATA A DIFESA DEL TERRITORIO – Enrico Lupi che nel luglio 2016 è stato acclamato a restare alla guida di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Imperia per il mandato 2016/2020. Riconfermato all’unanimità dall’assemblea dei delegati riuniti nella sala multimediale della Camera di Commercio. Tutti d’accordo nel chiedergli di proseguire il suo impegno, i suoi sacrifici, la sua esperienza, ai vertici dell’associazione sulla scorta dei risultati conseguiti e del lavoro portato avanti in questi anni da presidente. ““Confcommercio Imperia – ricordava Lupi – nonostante le difficoltà nazionali e internazionali con pesanti ripercussioni nella nostra provincia, si è consolidata, ha realizzato progetti, iniziative a sostegno delle imprese, chiude un bilancio positivo e si proietta nel futuro con entusiasmo, determinazione, impegno a dare nuovo slancio alle nostre attività del commercio, del turismo, dei servizi”. E ancora: ““Otto anni di crisi hanno cambiato il mondo, creato problemi, tensioni per le aziende e per i consumatori. Nonostante tutto Confcommercio ha confermato di essere una corazzata in difesa del tessuto economico del territorio. E’ da questa consapevolezza che tutti noi dobbiamo assumerci la responsabilità di proseguire sulla strada intrapresa, innovarci ed essere propositivi. Dobbiamo partecipare attivamente al superamento dei problemi che frenano lo sviluppo e dare il nostro contributo allo sviluppo sociale ed economico delle nostre città”.
Il presidente che in Confcommercio può contare nelle capacità, esperienza e conoscenza del territorio e del mondo imperiese dell’informazione quale è Marcello Gattai, “free lance di marketing, comunicazione, campagne stampa“, reduce da un incarico operativo alla Camera di Commercio di Imperia con il presidente Franco Amadeo.
Nel luglio 2016 nasceva Confcommercio Magazine, portale online Confcommercio per ” far conoscere il territorio della provincia di Imperia a scopi turistici e promozionali”. Il sito curato da una squadra diretta da Roberta Maglio, di cui fanno parte, si leggeva nell’annuncio, i giornalisti Marcello Gattai e Alessandra Chiappori. “Il nostro prodotto – ricordava il direttore Confcommercio Roggero – non si sovrappone con il lavoro fatto sul territorio dai giornali presenti in provincia, ma vuole semplicemente raccontare le attività della Confcommercio in provincia di Imperia e uno spaccato della nostra economia”.
Quanto a longevità di presidenza difficile che Lupi batta il savonese Vincenzo Bertino il quale ha sempre preferito privarsi di un addetto stampa, non ha mai coltivato i rapporti con i giornalisti di provincia e magari ne avrebbe avuto bisogno.
CONFCOMMERCIO E IL DIBATTITO CON I CANDIDATI AL PARLAMENTO – E proprio nelle fila dell’informazione imperiese si racconta di un dibattito organizzato da Confcommercio con i candidati al parlamento. Due i giornalisti intervistatori che fecero emergere l’argomento ‘mafia nell’imperiese’ come del resto hanno documentato inchieste giudiziarie, ribadito da giudici e confermato nei gradi di giudizio fino in Cassazione. Verissimo che ci furono anche clamorose assoluzioni, scagionati esponenti politici di primo piano inizialmente coinvolti e finiti a processo. In ossequio proprio a quella giustizia che condanna o assolve sulla base della ‘verità giudiziaria‘.
Difficile tuttavia ignorare che fu presa anche di mira la senatrice Donatella Albano (non ricandidata) che in un’intervista a domanda rispose: ” Nel Pd abbiamo affrontato il problema mafia e lo abbiamo fatto esplodere nell’imperiese, con lo scioglimento dei Comuni di Ventimiglia e Bordighera. Ma ora sembra che certi temi non interessino più. Finite le fiaccolate e i convegni. Quindi dico ai miei compagni di partito “ragazzi bisogna darci una mossa”. Altrimenti rischiamo di risvegliarci con brutte sorprese. Basta leggere la relazione di Anna Canepa (pm. della Direzione nazionale antimafia, ndr) per capire che certi incidenti di percorso vanno analizzati e discussi senza timori. I segnali di infiltrazioni ci sono e se prima stavano solo nel mio ponente, dove era il centro destra a governare, oggi li troviamo anche in territori del centro sinistra, come il savonese o certe zone dello spezzino”.
Alla domanda: Lei è stata minacciata, ha vissuto protetta, è stata eletta in Parlamento e ha visto riconosciute in tribunale le sue battaglie. Come vede la situazione oggi a qualche anno di distanza dai fatti?
Risposta: “La sensazione è che nulla sia cambiato”. Era il 10 marzo 2015.
Ma in quel dibattito dell’inverno preelettorale 2018 c’è stato pure chi non ha esitato a sostenere in pubblico: “La mafia nell’imperiese è stata soprattutto una montatura di certi giornali e certi giornalisti. Fortunatamente qui non ha attecchito e dobbiamo esserne fieri”.
Nel nostro orticello non abbiamo il bagaglio necessario per affrontare mafia si, mafia no, sulla Riviera di ponente, anche se un pizzico di memoria storica non ci manca. Non è questo il momento di discuterne, fuori luogo. Sarebbe invece più utile conoscere quali sono i risultati della ‘rassegna stampa’ di Olioliva, non solo sui media locali, pagine imperiesi o ponentine, aggiungiamo pure i notiziari ed i servizi delle Tv liguri. Sarebbe interessante conoscere la risonanza nazionale, meglio a livello europeo, al di là di presenze dei vicini cugini francesi. Olioliva siamo proprio sicuri sia un appuntamento, un evento, che promuove le produzioni della terra ligure sui ricchi mercati del centro e nord Europa ? O piuttosto resta, tutto sommato, una gran festa commerciale confinata e ristretta. Non per cestinarla, metterla in castigo, ma per non vendere troppo fumo. Non far credere, anche in buona fede, che si tratti di una formidabile vetrina alla stregua di ‘fiere’ nazionali ed internazionali da locomotiva del made in Italy. A meno che ufficio stampa, PromImperia, Azienda Speciale della CCIAA di Imperia ora Riviere di Liguria, non ci documentino che stiamo prendendo un abbaglio anche soltanto a dubitare.
Sempre in attesa, utile ripeterlo, che qualcuno ritenga di rispondere alle domande di un giornalista di provincia e pure montanaro imperiese da generazioni. Quella montagna che continua a non brillare e soffrire, non per clima ed acqua salubri, non si promuove con i fuochi artificiali, l’edilizia è ferma dagli anni ’60, moltissime case abbandonate e destinate a ruderi, chiudono negozi, bar e trattorie, alberghi, non conosce generosi sponsor, non ha apparati amicali per grandiose manifestazioni, ha creduto ai predicatori del rilancio sempre dietro l’angolo. E tutti, nessuno escluso, devono profumare di ottimismo, scrivere cronache economico e sociali in positivo come sanno fare due o tre cronisti e croniste imperiesi. Legionari della provvidenza, non divina. (l.cor.)