La farmacia comunale, venduta a quasi 1 milione 900 mila €, cambia denominazione, diventa ‘Farmacia San Carlo’. La nuova proprietà (Manzi – Richeri di Finale Ligure) ha aperto i battenti il 2 gennaio alle 10,30. Alla stessa ora un esordio davvero inedito, almeno in Liguria, con il banchetto in piazza del sindaco e del suo vice per un faccia a faccia con i cittadini e non siamo in clima elettorale. Si sono avvicendati proprietari di seconde case e residenti. Donne e uomini, pochissimi giovani. Domande, lamentele, consigli, suggerimenti, proposte, ma anche complimenti all’Amministrazione comunale. E una sorpresa. Il problema più assillante affrontato è la diffusa ‘maleducazione’ dei proprietari di cani: “Sporcano, imperversano e la fanno franca…”. E poi la passerella (mai finita) sul Varatella, a monte dell’Aurelia. Il sindaco: “Ho avuto assicurazioni, se non rispettano i tempi del 10 gennaio, le prossime settimane prenderemo decisioni forti, fino revocare l’appalto; la ditta purtroppo ha avuto diverse vicissitudine di ordine finanziario”.
Il sindaco Giancarlo Canepa ha assicurato che sono allo studio (violazioni per cani) sanzioni più severe, da 25 a 200 €. Un deterrente si spera, tenendo conto che il Comune ha solo 8 vigili con 4 inabili al servizio esterno. In previsione, inoltre, 50 nuovi ‘cestini’ portarifiuti comuni (a Loano ci sono già quelli riservati alle deiezioni canine) in modo che i proprietari dei quattro zampe siano ‘agevolati’ . E un altro annuncio significativo del primo cittadino: “Stiamo lavorando per realizzare un cimitero riservato agli ‘amici dell’uomo’. Nessuna guerra santa contro gli animali, beninteso, con la necessità di eliminare tutti i divieti che ancora esistono sul territorio comunale, anche in ottemperanza alle sentenze della Cassazione proprio in tema di divieti e ordinanze che, a Borghetto, risalgono al 2005. Da notare che in città, zona a monte, c’è un’area cintata, vicino alla strada, riservata ai cani.
E ancora, tra gli obiettivi novità, l’ipotesi che si vada verso l’abolizione totale dei parcheggi a pagamento, come accade ad Andora, unica in provincia di Savona e forse nell’intero ponente ligure. “La mia amministrazione, in attesa che scada il contratto con la ditta che ha in appalto i parcheggi blu, ne ha già realizzati 200 free” ha ricordato il sindaco a chi gli obiettava che, almeno per i proprietari di seconde case, ci fossero tariffe agevolate come per i residenti. Manco a dirlo, è lo stesso capo della giunta ad osservare che “molto dipenderà dalla salute in cui si trovano le casse comunali”.
I cani che sporcano, dicevamo, all’apice delle rimostranze. “Io abito in via Cagliari ci sono cagnoni dovunque….non si può più camminare senza finire con le scarpe…..”. Altra voce: “Guardi che anche sulla spiaggia riservata ai cani non c’è controllo, li liberano dal guinzaglio, corrono, spaventano, ci sono i bambini…”. C’è chi ha lamentato lo stato in cui versa del Salone delle Feste: “E’ molto trascurato e fa pure freddo….”. Il sindaco: “Purtroppo non dipende da noi e poi non è facile trovare un nuovo gestore, certamente è un peccato che non si riesca a valorizzare come merita”. Altri hanno lamentato che il servizio di raccolta rifiuti urbani “fa un baccano tremendo, al mattino presto…lanciano i bidoni da fracassoni…”. Tanto per dare un’idea con un linguaggio semplice e comune. Il sindaco: “Terremo conto delle segnalazioni, questa Amministrazione ha già elevato 600 mila euro di sanzioni all’azienda che ha in appalto il Servizio e che ci siamo trovati…”. Problemi in parte affrontati con le isole ecologiche. “Il servizio migliorerà ancora – ha ripetuto Canepa – con l’estensione del porta a porta, comunque è utile che inviate le segnalazioni a me e all’Ufficio Ambiente, meglio avere sempre qualcosa di scritto”. Sorride e ringrazia il sindaco ascoltando: “Volevo ringraziarla, da due anni abbiamo comprato casa a Borghetto e rispetto al passato tanto di cappello….”. Canepa: “Vorremmo fare molto di più, stiamo operando delle scelte, ad esempio. rinunciando alle luminarie di Natale, preferisco che a migliorare siano tutti i servizi a cominciare dalla Nettezza Urbana”.
“Signor sindaco che desolazione con i negozi, spariscono uno dopo l’altro….il centro storico poi….”. Canepa: “Non credo che le chiusure dipendano dalle scelte o dall’incapacità dell’amministrazione comunale, basta sfogliare le cronache….francamente mi accontenterei di rendere più vivo il commercio e le attività del centro storico….siamo impegnati nel Nuovo piano commerciale ed è in quella direzione che è utile mettere in campo tutti gli strumenti di incentivazione delle attività”. Un tema che è strettamente connesso al quarantennale stato di abbandono dell’ex oleificio Roveraro. E a chi chiede cosa ne sarà, il sindaco ripete che con il nuovo Puc dovrebbe arrivare finalmente una svolta. Lo strumento urbanistico dopo la definitiva approvazione in consiglio comunale è in viaggio per tornare all’ultimo esame della Regione. “Prevediamo che tra un anno possa ottenere il visto definitivo ed essere dunque operante…..nelle aree Roveraro è prevista una grande piazza rivolta diciamo verso l’Aurelia, verso la Ferrovia invece è previsto un grattacielo….”.
La proprietà è suddivisa con quote maggioritarie tra l’ex sindaco Santiago Vacca e la sorella, la famiglia Roveraro – Cappelluto (dopo la morte dei genitori sono rimaste le due figlie), mentre un 25 % limitato alla parte abitativa appartiene a Nino Roveraro forse il più ‘addolorato e dispiaciuto’ per l’impasse in cui da anni si confrontano amministrazione comunale e progetti del vasto complesso indiviso. Rilievi e problemi per chi abita in certe zone “piuttosto abbandonate….io abito in via Olimpia e i camper la fanno da padroni….”. Non si proibisce la sosta, risponde Canepa, ma diverso è il ‘bivacco’, in quel caso si può intervenire. Oppure quella zona… c’è una capannone dove si allena Brumotti….”era un’area molto bella, oggi in stato di totale trascuratezza…”. Il sindaco “E’ vero dobbiamo intervenire per lo stato di indiscusso abbandono”. “Signor sindaco, io abito a Varese e mi tengo aggiornata di quanto accade a Borghetto grazie alla sua pagina Facebook, davvero apprezzabile….”. Canepa: ” Credo che una delle mie bandiere sia la trasparenza, è la cosa migliore possa fare un sindaco….”. Altri hanno messo sul tappeto la presenza di alcuni pini poco curati e forse pericolosi. “Davanti al mio palazzo ce ne sono quattro da fare pietà…”. Canepa: “Sono dell’avviso che bisognerebbe togliere tutti i pini marittimi e sostituirli, non è però semplice, occorre rispettare una procedura…avere relazioni e perizie di un agronomo che ne accerti lo stato di pericolo….Non voglio prendere in giro i cittadini e promettere interventi che devono essere graduati nel tempo”.
Infine c’è chi riceve i complimenti dell’Amministrazione….”Lei cara signora fa un servizio ammirevole…..organizza la ginnastica collettiva….molto apprezzata”. E chi ha un piccolo ma significativo desiderio: “Guardi in che condizioni si trova il tricolore….” mostrando la bandiera lisa che sventola sul palazzo della piazza, già sede del Comune e che ora ospita la biblioteca e le manifestazioni di rappresentanza.
Borghetto S. Spirito che con il nuovo anno si è ‘ svegliata’ con il cambio di proprietà della Farmacia Comunale. Persino il nome “San Carlo” ha indotto qualcuno ad ipotizzare sia stato scelto in onore del sindaco Giancarlo. Troppa grazia…..! Sta di fatto che la sorte della farmacia ha finito per spiazzare le molte ipotesi e scommesse della vigilia. C’è chi aveva stimato il valore commerciale in un milione di euro e la stessa minoranza colta di sorpresa nelle sue stime più rosee. Sventato, a quanto sembrerebbe, pure l’eventualità di un ‘diritto di prelazione”. Lo Statuto Sael infatti presentava, per la giunta Canepa, un’incongruenza. Vale a dire che il legale rappresentante fosse la direttrice stessa farmacia
comunale (dunque una dipendente) e non già il presidente del Cda come accade per altre farmacie ed enti pubblici. Da qui la possibilità che la direttrice, qualora avesse esercitato il diritto di prelazione, sarebbe entrata in un corto circuito ricco di interrogativi. Non è però detto che la minoranza non abbia in serbo qualche cannonata. Ad esempio, un ricorso al presidente della Repubblica per via di quel consiglio comunale che ha votato la nuova norme dello Statuto in assenza di una consigliera di opposizione. Da qui le possibili contestazioni alla legittimità dell’atto di vendita, sottoscritto peraltro dal presidente Sael (Società pubblica Attività Economiche), avv. Alessandro Aschero. E dopo una modifica statutaria. All’ordine del giorno c’era proprio l’approvazione del verbale della precedente riunione consiliare. La minoranza, con la sua assenza, non voleva prenderne atto ? Né bruciarsi ulteriori interventi ? Vedremo.
Al punto 4 dell’ultimo consiglio comunale 2019 (30 dicembre 0re 15,30, disertato dicevamo dai due gruppi di minoranza) l’integrazione di alcune delibere relative al lunghissimo iter del Puc. Controdeduzioni alle osservazioni di privati e al voto del Comitato Tecnico Regionale, nonchè all’adozione delle modifiche conseguenti al rapporto del Vas. Non cambia nulla, tuttavia, si tratta di un’integrazione di allegati tecnici alla VAS richiesta dalla Regione per il proseguo dell’iter. Ora torna tutto in Regione per ulteriori e definitive valutazioni. Quindi il fascicolo Puc tornerà a Borghetto per la semplice presa d’atto. Ci vorranno almeno 10/12 mesi ed utile annotarlo sul calendario. (L.Cor.)