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Savona vuole Santi sindaco, perché? Uomo antidegrado e pro decoro. Mister preferenze e l’avv. Marson: che belle foto

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“Cari Amici in autunno si svolgeranno le elezioni amministrative per eleggere il nuovo Sindaco e il nuovo Consiglio Comunale della nostra Città (super intervista a Ivg.it a tamburo battente… 8 marzo )…”. Così scriveva  ‘mister preferenze di Savona’, un santo dei nostri tempi di mala politica diffusa, se siete pessimisti. Ma il Savonese san Pietro Santi non vuole deludere proprio nessuno. E nell’arco di pochi giorni ben tre interviste esclusive ad Andrea Chiovelli (Ivg) e bruno Lugaro (SavonaNews).

Pierro Santi, ex impiegato Sip – Telecom ha bruciato tutti quanto a promozione elettorale. Come ha fatto lex compagno di partito Angelo vaccarezza in vista delle regionali, ma il re di Loano era ricorso ai manifesti gigantofrafia ed è stato il più votato in provincia di Savona. Santi non prevedeva il rinvio ad ottobre e forse riuscirà a rimediare ai ‘tapulli’

E un accorato: “Molti di voi mi hanno chiesto di candidarmi alla carica di Sindaco con una lista civica che rappresenti gli interessi di Savona. Chiedo a Voi che mi avete sempre sostenuto in questi anni non certo facili un consiglio, un parere e una opinione in merito..”. Più democratico di così…!. Più attenti ai voleri del popolo non si può.

In realtà Santi aveva annunciato, a ottobre  2020, la sua candidatura ora mantiene la parola. Mentre nel centro destra ormai a trazione massonica l’ing. Dario Amoretti, vice sindaco ai tempi di un ‘fratello in loggia’, ing. Franceso Gervasio sindaco, è stato ibernato in frigorifero. Più tecnico e manager che ‘partitico’, più franco e schietto che scivoloso. “Caro Santi, ti stimo…. ma come assessore ai Lavori pubblici proprio non ti riproporrei….“. Amoretti che per secondo, l’11 febbraio, si era apertamente proposto a ‘traghettare Savona’ verso porti sicuri,e di sviluppo socio economico in frenata da decenni e non solo per colpa degli innominabili, dei troppi mediocri, di chi in un’azienda privata  troverebbe un posto da fattorino. Mentre nella politica sempre più degenerata (si veda la denuncia dei redditi anche di consiglieri comunali, titoli di studio, attività svolte passate e presenti) c’è  ressa alla poltrona, al diffusissimo poltronificio tra partecipate pubbliche e consulenze.
E Europa Verde sta lavorando, insieme a sinistra italiana e ad altre forze ad una forza civica e progressista, a sostegno di Marco Russo che si  muove nella corrida con lentezza ma  determinazione. E per sbarcare il lunario non avrebbe bisogno dello stipendio da sindaco. Eppure la sinistra disastrosa del dopo Moro, ha già fatto balneare la possibilità che con Letta segretario (altro professionista e docente universitario a Parigini, chiamato in soccorso per il fallimento dei cialtroni) l’avv. Russo possa essere messo in discussione. La sua candidatura nasce dal basso o dall’alto ? Non fa parte di chi deve arrotondare lo stipendio ? Non va a braccetto dei ‘complottisti’ e dei congiurati ? E finalmente non tira il freno con le interviste, lui sempre taciturno e poco incline al protagonismo, seppur permalosetto.
Perchè  sapienti politologi e commentatori, intervistatori di  big locali non si prendono un po di tempo libero per dare una riletta all’archivio rassegna stampa di Savona e dintorni. Cosa e accaduto nel corso del tempo, i protagonisti di ieri e di oggi. I burattinai. Perché anche la sinistra savonese, intesa globalmente, deve ancora sciogliere alcuni nodi fra gruppi, gruppetti e gruppini ? Perchè tanto livore verso un professionista assessore esterno (dr. Silvano Montaldo, commercialista e revisore dei conti, sindaco in società private e pubbliche), con una denuncia annuale dei redditi 450 mila mila euro, che ha saputo in gran risanare il buco di bilancio multimilionario di Palazzo Sisto? Chi è stato a portare la città sull’orlo del dissesto,  a puntare sui derivati, a distribuire fondi a pioggia, a fare spese non prioritarie e assumere decisioni poco lungimiranti  di governo della città ?
Chi sono i tifosi del salvatore benemerito Santi ? A leggere le sferzanti (?) interviste dove neppure con il cannocchiale si trovano riferimenti a strategie e pianificazione, a scelte precise su opere pubbliche ed interventi capaci di fare da volano a posti di lavoro non effimeri ? A più investimenti produttivi e zero sponsorizzazioni a san cemento.  Tanti tifosi brava gente, è fuori dubbio. Conoscono la semina miope ?  Hanno materiale per valutare i traguardi raggiunti ? Anche nei cosiddetti ‘tapulli’?

E come dar torto all’avv. Paolo Marson, ex assessore provinciale con Angelo Vaccarezza presidente e che da consigliere comunale di Savona aveva battuto il record di assenze (‘intanto è inutile essere presenti con questo modo di amministrare la cosa pubblica….’) quando sulla sua pagina Facebool scrive con la sempre più usuale franchezza: “Se qualcosa colpisce della città di Savona è lo stato di DEGRADO generalizzato, vomitevole e osceno che permea ogni angolo cittadino, trasferendo un’idea di ABBANDONO che non ha eguali. #onoioloro.”  E fa seguire un album fotografico parlante, in attesa che il destinatario risponda ?

A corredo,  e non citando mai il nome dell’assessore ai Lavori Pubblici , Marson pubblica un efficace serie di ‘quadretti’ di come si riduce una città, dal centro alla prima periferia, a partire dalle piccole cose su cui si imbatte ogni giorno il cittadino troppo distratto. Senza girarci attorno palese il riferimento all’intervistato del giorno Piero Santi: Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, Verde pubblico, Servizi Demografici/Servizi Cimiteriali, Prevenzione e Gestione dissesto idrogeologico, Interventi su rii e fiumi, Promozione aree demaniali. Si aggiunga che forse non merita del tutto fare da capro espiatorio. E’ in buona compagnia si direbbe. Il primo che si dissocia alzi la mano. (L.Cor.)

COMMENTI – Ferdinando Molteni (già assessore comunale con Berruti sindaco) Savona va prima di tutto amata, vissuta e abitata. Poi amministrata. Gli attuali amministratori fondamentalmente non amano la città.

Marson – Si è vero, ma l’amore serve a poco, se non hai il coraggio di far lavorare la gente. Infatti, anche “prima” la situazione era questa. È questa da 30 anni almeno.

Tiziana Oliva –Oltre al degrado, inaccettabile, sottolineerei il pericolo rappresentato da quello che hai fotografato.
Anna Cossetta (Fondazione de Mari)- Sono stata lontano da Savona per circa 15 anni: ero felice di tornare a lavorare nella città in cui sono nata, ma sono rimasta atterrita dall’incuria e dall’abbandono in cui versa. E dire che ho abitato a Alassio e Albenga, non molto lontano. Devo dire che non c’è proprio paragone è davvero non c’entrano nulla i colori che amministrano. Si tratta forse di avere un rispetto e un orgoglio di cittadini che a Savona si è perso…
Marson – Anna parole, basta far lavorare chi deve.
Cossetta – Ma fai lavorare se ti importa del risultato, anche a costo di far arrabbiare qualcuno. Ma bisognerebbe essere bravi cittadini e bravi datori di lavoro. Invece si preferisce avere il consenso di pochi.
Stefania Rampini –E non diciamo che dipende dalla inciviltà, la manutenzione non deve farla il cittadino.
Eugenio De Rocchi – Le amministrazioni di destra e lega, pensano solo al mantenimento delle loro poltrone e non vogliono spendere soldi che non abbiano un ritorno consistenze per le loro tasche, ma sino a quando voterete sempre le stesse persone, niente cambierà.
Marson – idem per le precedenti di ‘sinistra’.
Francesco Parino – Povera Savona in questi anni tanto degrado.
Giorgio Levi (Gionalista al Times in precedenza a La Stampa )- Hai ragione, ho una casa a pochi chilometri da lì e Savona per tanti anni da ragazzo è stata la mia città estate e inverno. Ma così brutta, malandata, trascurata, soprattutto sporca, non l’ho mai vista. Peccato perché è una città che ha il suo fascino, come tutte quelle del nostro mar Ligure. La parte più antica, le chiese, la collina. Un’amministrazione vergognosa, il porto non basta a renderla accogliente.
Valeria Bacchi-Purtroppo l’Italia è tutto un declino, il degrado impera chiunque l’amministri.
Marson – Perché non è un problema politico, ma #onoioloro.
Posso comunicare che il post – dopo una bella giornata di interventi e discussioni – ha suscitato (altrove, ovviamente) la relazione di qualche “politico” che subito ha parlato delle cacche dei cani. Tornando al presente tema, qualcuno si è chiesto chi è l’assessore competente a questo scempio? Beh sarebbe opportuno farlo, perché pare sia sempre votatissimo.
Alberto Rossi – La città è lo specchio dei suoi abitanti e gli amministratori che si sono succeduti negli anni ne sono la rappresentanza.
Riccardo Conturbia – Pensa che guardavo le tue foto e pensavo “però come è ordinata” tanto fa schifo oramai la mia città.
Marson – Riccardo questo è il centro, senza la spazzatura e lo sporco, perché quelli, secondo i perbenisti del luogo, sono “colpa dei cittadini” e non volevo farmi romper gli zebe dei da questi “sepolcri imbiancati”.
Riccardo Conturbia – Hai ragione, ma i cittadini eleggono gente simile a loro, purtroppo. Una fazza una razza, per sdrammatizzare abbiamo chi ci meritiamo.
Alessandra Brassetti – Son contenta di non esser l unica a vedere da almeno 10 anni il degrado. Ogni tanto disturbo in Comune con e mail di lamentela. Ultimamente ,stanno rispondendo positivamente ai miei ” avvisi ” !
Daniela Rossi – Nei giardini di santuario , dopo che l’erba era diventata più alta dei bambini , gli abitanti hanno chiesto di poterla tagliare. Il Comune ha detto che se lo avessero fatto li avrebbero sanzionati. Poi dicono che i cittadini …..la città è lo specchio dei suoi abitanti e gli amministratori che si sono succeduti negli anni ne sono la rappresentanza.
Grazia Franzoni –E non hai fotografato il peggio!
Marson – No, sono solo piccole cose colte a caso in 45 minuti di passeggiata in centro. Ho evitato la sporcizia per evitare i soliti commenti idioti sui cittadini incivili.
Giuliana Chiaborelli – Ma fanno la bella passeggiata fino a Zinola! La città e’ sommersa di rumenta, ma abbiamo la bella passeggiata, con i bidoni della spazzatura che traboccano però!!
Giancarlo Perletto –Nelle città che si rispettano,esiste una squadra composta da persone assunte per tutti quei lavoretti che si chiamano manutenzione e decoro urbano.Ma si vede che a Savona non lo sanno.
Monica Schiavini- Per non parlare dei tanti e tanti palazzi ancora rivestiti di eternit anche nella “Savona bene”…
I ‘CANI DA GUARDIA’ DEI SOCIAL PIU’ DIFFUSI IN PROVINCIA
INTERVISTA A SANTI DEL GIORNALISTA BRUNO LUGARO (15 marzo vedi………………..)

Lavv. Paolo Marson

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