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Loano, il sindaco replica al vescovo e alla Curia: ‘Tumulazione animali d’affezione, ci siamo adeguati alla Legge regionale’. Un ex giudice: ‘La generazione Disney. E l’aborto è peccato?’

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Trucioli.it della scorsa settimana ha titolato: Il ‘caso Loano’. La Curia e il vicario generale: ‘Perché è incoerente – e inquietante – il seppellimento degli animali nei Camposanti. Mentre i feti abortivi umani nei rifiuti speciali’.Abbiamo intervistato, per iscritto, il neo primo cittadino Luca Lettieri (Lega) che ha chiarito i motivi della scelta ed i suoi convincimenti personali. “Abbiamo applicato una legge regionale che nessuno aveva peraltro contestato”. Leggi anche il commento del giudice in pensione Filippo Maffeo

di Luciano Corrado

Il sindaco di Loano, Luca Lettieri, ha risposto alle domande di trucioli.it

Per la delibera comunale, citata dal vescovo e dalla Curia, erano stati informati preventivamente uno o più parroci presenti a Loano. Se si, quale era stata la loro risposta o presa di posizione.
No, non sono stati interpellati.

Si attendeva una reazione così ferma e decisa da parte del Vescovo e della Curia con il vicario generale?
No, poiché non mi risultano prese di posizione ufficiali quando la Regione Liguria, come tante altre, ha disciplinato con la legge regionale 10 luglio 2020, n. 15, e più precisamente all’art. 54, la “Tumulazione degli animali di affezione”.

E’ possibile che ci sia un ripensamento, ovvero una Sua proposta di revoca al consiglio comunale ?
No, perché si tratta di un adeguamento del regolamento comunale alla legge regionale, ente sovraordinato ai comuni.

Quali sono le sue considerazioni da sindaco alla luce di quanto esposto nel documento ufficiale dell’Autorità ecclesiastica ?
Penso che la Chiesa Cattolica e chi la rappresenta abbiano il diritto di esprimere la propria opinione su un argomento sensibile come quello della sepoltura delle persone e di dare indicazioni, proporre riflessioni non solo ai propri fedeli ma anche a coloro che non professano la stessa religione o sono atei.

Sulla base di quali istanze – proposte si è deciso di adottare il provvedimento contestato dalla Diocesi ?
Come accennato nelle precedenti risposte non si tratta un provvedimento del Comune di Loano, ma un adeguamento alla legge regionale.

Quale cristiano praticante e a titolo personale consiglia analogo provvedimento a tutti i comuni italiani ?
Condivido le riflessioni che sono state pubblicate dalla Curia Vescovile sui cambiamenti etici e sociali intervenuti negli ultimi anni e sulla presa d’atto da parte delle istituzione regionali della volontà di molti cittadini di farsi seppellire con le ceneri del proprio animale domestico.

A volte l’approccio con gli animali domestici è il surrogato di quello che dovrebbe essere il rapporto con il prossimo a noi molto vicino (madre, padre, figli ecc.). E’ più semplice rapportarsi con un animale che dipende in tutto da noi invece che con una persona. Spesso, però, gli animali domestici sono l’unica compagnia di persone sole e anziane che non trovano una risposta ai loro bisogni affettivi. La volontà di una persona di farsi tumulare con le ceneri del proprio animale domestico la considero una scelta personale legittima.

Ritengo che il divieto di questa pratica non sia altro che imporre ad altri la propria visione della vita, dell’eternità e del proprio rapporto personale con il trascendente. L’applicazione delle norme regionali sono vincolanti e non possono essere disattese.

COMMENTO all’articolo di trucioli.it della scorsa settimana del dr. Filippo Maffeo

(Già consigliere comunale a Loano anni ’70, ex giudice della pretura, Procura e Tribunale).

“La generazione Disney.  Cresciuti con Paperino, Topolino e compagnia allegra attribuiscono agli animali sensibilità, dignità e diritti degli umani e devono di conseguenza. All’unanimità.
E gli umani non nati, senza che nessuno potesse rappresentarli e difenderli nel necessario percorso di vita, vengono considerati rifiuti.
Gli ultimi tra gli ultimi, esseri viventi privi di ogni difesa autonoma, restano senza tutela.
Non li difende nessuno, proprio nessuno.
I veri ultimi, i più deboli tra i deboli, incolpevoli ed eliminati senza rimorsi.
Ormai nessuno sa, in pratica,  se l’aborto, sotto il profilo della morale cattolica, sia un peccato o no.” (Filippo Maffeo).
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LOANO – C’è chi ricorda il proprio ‘fido’ con una corona di fiori finti, pupazzo e lumino votivo
al passaggio a livello in centro città.
Loano una ricca corona di fiori finti multicolore (girasole, rose, dalia, papaveri) una targa, un lumino: “Non ti dimenticheremo mai Roky“. In memoria di un quattrozampe finito sotto un treno

Altri con una croce nel giardino di casa. Siamo alla ‘fede per gli animali’. Il santo patrono è Sant’Antonio Abate che nacque a Coma in Egitto, l’odierna Qumans, intorno al 251 d.C., figlio di agiati agricoltori cristiani. La sua esortazione evangelica “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri”. E’ considerato anche il protettore degli animali domestici, così come San Francesco d’Assisi è considerato il protettore di tutti gli animali, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. Nessun riferimento della Santa  Romana Chiesa  è riservato alla ‘sepoltura’ degli ‘amici dell’uomo’ nel camposanto.

Più che devozione, oggi  va sempre più di moda non solo possedere un cane o un gatto, riservare un trattamento da ‘tempi moderni’ che comportano spesso spese notevoli, vuoi per l’acquisto, vuoi per le cure (vaccinazioni), per il mantenimento con ‘mangimi’ appropriati e di cui anche la pubblicità televisiva o sui media cartacei e on line da conto a testimonianza del business. Cani da guardia di varia taglia e moltissimi piccoli esemplari da compagnia che per alcune razze raggiungono anche i 2 mila € da cuccioli.
Sono attive  diverse associazioni anche a livello nazionale che provvedono a consegnare a domicilio la bestiola, dietro pagamento spese di viaggio.
C’è chi propone l’adozione  di cani (ad esempio l’Australian Shepherd Rescuse Italia che assicura controlli pre e post affido.
Ci sono addestratori/trici che praticano tariffe orarie da 15 a 50 euro, a seconda se si sceglie l’addestramento di gruppo o singolo. Ci sono i ‘canili comunali’ che si occupano dei ‘cani randagi’ che ovviamente hanno un costo. Come accade che nei bilanci dei comuni ci sia una voce di spesa proprio per l’affido ed il mantenimento nei canili.
Eppure, oltre ai cani da compagnia e da guardia, utilizzati per la caccia (da ferma, da riporto, da cinghiale) svolgono un ruolo ‘sociale’ pure i cani da pastore (maremmani dopo che si moltiplica la presenza del lupo e gli attacchi ai greggi o alle mandrie), ci sono quelli dei tartufai e tra i più apprezzati i ‘cani’ in dotazione alle forze dell’ordine e della protezione civile. Per la ricerca della droga, delle persone, di armi.
Insomma il terzo secolo vede il fiorire dell’industria commerciale di cani (e gatti in netta minoranza).
La Regione Liguria, amministrata dal centro destra, ha legiferato, pare all’unanimità, di dare una ‘degna’ sepoltura permettendo il ‘riposo eterno’ delle ceneri dei quattro zampe nella tomba degli umani. Mentre la chiesa (il vescovo della Diocesi di Albenga e Imperia) ci ricorda la sorte (ignorata dai più) dei feti dell’aborto che finiscono nei rifiuti speciali. E tutti (o quasi) restano indifferenti e zitti.(L.C.)

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