Una benemerita figura per onestà e rispetto delle persone, impegno sociale e civile. La chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista di Loano era stracolma per l’ultimo solenne e commosso abbraccio a Giobatta (Battistino) De Francesco. Funzione religiosa celebrata dal Vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, il loanese mons. Antonio (Tonino) Suetta e concelebrata da numerosi sacerdoti.
Tra una moltitudine che si ricorda solo ai funerali di papà Cencin, presenti il sindaco di Loano, il sindaco di Pietra Ligure, diversi componenti del consiglio comunale e di altre amministrazioni civiche e di enti. La corale ha intonato, prima della benedizione della salma, il canto Dio del Cielo, Signore delle cime, e, la commozione era palpabile tra la folla attonita. Diverse associazioni hanno partecipato alla cerimonia funebre tra le quali l’Associazione Amici del Carmo, gli Amici del rifugio Pian delle Bosse, di cui Battistino era stato fondatore e realizzatore, la confraternita dei Bianchi di Loano, i responsabili del Santuario della Madonnetta al porto, i soci del Cai. Ma anche utenti del Consorzio Irriguo Acqua calda di Verzi di cui è stato segretario contabile come volontario; coinvolge sia la frazione, sia parte del territorio di Loano con 170 utenze.
Tantissimi i partecipanti che hanno dimostrato, con la loro presenza, rispetto ed affetto per un loanese che molto ha dato alla sua città (citazione dell’omelia del vescovo Suetta). Per motivi di salute non era presente il figlio di Battistino, Don Marco, il quale, dalla sua sede, ha celebrato la S.Messa in contemporanea con il Vescovo. Molti Parroci della diocesi concelebranti la S Messa con il Vescovo.
Loano che perde un autentico gentiluomo, ricco di altruismo, benemerenze, di modestia e rettitudine. La fierezza delle sue origini e della sua amata città natale. Battistino e il suo Monte Carmo, i suoi rifugi, il Cai, ‘Loano Non solo mare‘. Una vita di ricordi, di umile ed orgoglioso servizio per la comunità, gli amici più cari. Battistino abituè ed ammiratore della giovane gestione del rifugio di Pian delle Bosse per il quale ha profuso impegno, energie, iniziative per farlo conoscere e apprezzare come merita.
Battistino è stato imprenditore edile scrupoloso, seguiva con diligenza e competenza i lavori, la contabilità, erede nell’impresa De Francesco Manfredi di Loano, fondata l’11 luglio 1922 da De Francesco Manfredi nato nel 1877, mentre in precedenza tra il 1906 ed il 1915 conduceva un piccolo commercio per la vendita di materiale di costruzione. Tra le opere realizzate la stazione merci di Oneglia ad opera dei tre fratelli, Domenico (Menego), Vincenzo (Cencin), Giuseppe (Pippo) coadiuvati per la parte amministrativa dalla figlia di Cencin, Rinuccia De Francesco. A Loano e nei paesi viciniori hanno aperto cantieri costruendo palazzi, alberghi, ville. I tre fratelli coadiuvati dai rispettivi figli Luigino, Battistino e Manfredino; si ritirarono insieme a Luigino e l’attività di impresa proseguì con i cugini Manfredi e Giobatta. E’ in questi anni che i due cugini hanno realizzato, a loro volta, costruzioni civili e religiose per numerosi committenti pubblici e privati. Fino alla chiusura dell’attività.
Battistino non era solo figlio di una famiglia affermata e benvoluta, stimata; era un umile personaggio impegnato nel sociale, nelle associazioni senza scopo di lucro, una ferrea e invidiabile memoria storica. Conosceva tutti e tutto, ma mai invadente o presuntuoso, capace di una tenacia non comune pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, in uno spirito costruttivo e di collaborazione. Una vita al servizio della famiglia e degli altri. Un uomo di pace e del bene comune; uomo del dialogo e bontà, collaborazione, piuttosto che contrapposizione. Virtù di cui oggi più di ieri si sente un gran bisogno. Non era tra coloro che diceva ‘fate’, semmai facciamo, e lui dava il buon esempio, capace di donare tanta tenacia e essere di piacevole compagnia. Aveva le sue spiccate sensibilità e fino all’ultimo anno di vita ha partecipato alle ‘camminate, alle escursioni, alle gite. Come non rimarcare che lascia un vuoto difficilmente colmabile. Anzi. Era, a suo modo, un silenzioso protagonista della vita quotidiana pur senza aver mai ricoperto cariche pubbliche e ruoli istituzionali. Ma era attento, informato, scrupoloso quando dava un consiglio, un suggerimento, segnalava questo o quel problema ai pubblici amministratori, ai politici locali. Non pretendeva. Non era invadente o irriverente. Insomma Battistino un cittadino esemplare che, con la sua morte, ha rattristato il Natale di tantissimi amici ed estimatori. Con il suo alto profilo morale possiamo serenamente affermare che non aveva nemici e l’atmosfera di tristezza, di partecipazione popolare, il cordoglio unanime, ne sono una lampante testimonianza e riconoscenza. Così come i numerosi post che si sono letti sui social che caratterizzano i nostri giorni e la comunicazione più popolare. Ci mancheranno la sua presenza discreta, il suo sorriso, la sua bontà, affabilità, la dedizione al bene, alla fraternità umana che praticava con un comportamento saggio, virtuoso e generoso. Per descrivere tutte le sue opere buone ci vorrebbe un libro. Come era profonda e granitica la forza della sua fede che l’ha sorretto anche nei giorni della lunga malattia. (L.Cor.)
Pubblichiamo alcune immagini postate da amici ma anche qualche momento particolare dall’archivio di Trucioli.it. Tra i post social si è letto: “Se ne va una bella persona ed un caro amico sempre pronto e con una parola gentile. Ciao Battista il Signore delle cime ti ha accolto. CAI Loano”. Elena Ghiglione. Oppure da Luana Isella: “Quando è arrivato il primo messaggio.. mi sono ripetuta più volte che non era vero, non era possibile.Gli ultimi mesi per te sono stati difficili.. ma eri Batty.. e potevi superare tutto! Sarà dura davvero per me non ricevere una tua telefonata, non vederti sbucare dalla porta del mio ufficio. Non sentire più uno dei molti tuoi racconti, chiederti un consiglio, avere una buona parola! Non sono riuscita a farlo di persona, ma grazie Batty per esserci sempre stato, per avermi insegnato i valori della montagna, per avermi supportato e consigliato. Quante risate, quante riflessioni abbiamo fatto! Mi mancherai come mancherai a tutta la tua grande famiglia che abbraccio.Ancora una grave perdita per Loano e il suo comprensorio! Ciao Batty!” O ancora da Roberta Gasco: “Come un nonno per i bimbi… un pilastro per me… e per la tua Loano. Mancherai tantissimo a tutti… Ora camminerai nei cieli come tra le tue montagne…con il tuo sorriso, entusiasmo e amore per gli altri… Guardaci come tu sai fare da lassù. Grazie di tutto Batti…”.
PIANO DELLE BOSSE: 23 MAGGIO 2009, SANTA MESSA AL PILONE VOTIVO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DEL MITICO CENCIN DE FRANCESCO. I FIGLI RINUCCIA, BATTISTINO E ANGELO CON DON PARODI CHE E’ STATO VICE PARROCO A LOANO E CAPPELLANO DEL SANTA CORONA DI PIETRA LIGURE
IL LIBRO DEDICATO AL MONTE CARMO. LA MONTAGNA CHE PIU’ HA AMATO
L'articolo A Loano si è spento Battistino, personaggio di virtù non comuni. Commozione e folla. La messa celebrata dal vescovo proviene da Trucioli.