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Il promontorio di Noli è proprietà Bagnasco imprenditore di Savona. Il sindaco Repetto auspica l’intervento di ‘privati’. 2/Capo Noli non dimentichiamo la cronistoria scritta da Gambetta

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Quale futuro del leggendario Capo Noli, con il meraviglioso tratto di strada (Aurelia) che risale al tempi di Napoleone. Cosa ne sarà una volta realizzato il tunnel di cui si discute da tempo? Ai più pare sia sfuggito l’autorevole proposta del tre volte sindaco Repetto (sinistra): “Si deve ricorrere anche a  privati per mantenere in vita un bene turistico come quel tratto di strada”.

Ma quali ‘privati’ possono essere interessati a possedere, in eventuale comproprietà con enti pubblici (vedi proposta di Repetto), una strada pur ‘panoramiccissima’ e forse unica per ricchezze ambientali di Liguria? Quale interesse possono coltivare ? Oppure intervenire nella veste di munifici benefattori ? La soluzione o la previsione lasciamola ai lettori di cui Trucioli.it, in quel di Noli, dove il numero settimanale di visualizzazioni ha raggiunto la punta massima di 14.542 per l’articolo di Massimo Germano – 28 marzo 2024- titolato ‘Eravamo poveri ma ‘ricchi’ se si possedeva una casa a Noli‘. Gli articoli di Gambetta variano dai 500 alle mille visualizzazioni. E non è poco rispetto ai lettori di altre località dove brilla soprattutto la Valle Arroscia e Monesi.

Maurizio Bagnasco già presidente della Scuola edile di Savona

Capo Noli è il suo promontorio che si estende per centinaia di ettari – di cui era proprietario tale Benedetto di Finale Ligure- è stato acquistato nel 2002 dalla società (Parfiri Srl con sede a Milano uffici a Savona) che fa capo all’impresa Marino Bagnasco, oltre 60 anni di edilizia a Savona e non solo. Una proprietà solida ed affermata tra le poche purtroppo di veri imprenditori edili rimasti nella provincia savonese. Maurizio, figlio del compianto Marino- scomparso nel 2000 a cui è seguita una benemerita Fondazione che porta il suo nome –  è ora al timone della azienda. Basti pensare all’operazione immobiliare del vecchio ospedale San Paolo di corsa Italia. Si pensi alla difficoltà a vendere gli alloggi in una città con migliaia di case sfitte soprattutto nel centro storico.

Promontorio di Capo Noli un’area sulla quale gravano numerosi vincoli paesaggistici e che poteva far parte del mancato ‘Parco delle Manie’ che avrebbe ulteriormente valorizzato il comprensorio in chiave turistica e ambientale, ma gli oppositori più tenaci (e vittoriosi) sono stati la gran parte dei proprietari di terreni proprio della Manie. Chi era favorevole, per coinvolgere anche l’area nolese ed invano lo propose, fu l’allora primo cittadino Carlo Gambetta.

Quale potrà lo sfruttamento del patrimonio (dove è situato pure lo storico eremo del capitano d’Albertis al quale è dedicato uno spettacolare il sentiero) ‘forestale’ ma non solo, sulla base dell’accatastamento ? Dal Semaforo di Noli è stata realizzata una strada sterrata (autorizzata dal sindaco Fossati) in conseguenza di un misterioso incendio e dalla quale è possibile raggiungere il ‘promontorio’ che fino ad oggi non ha prodotto reddito. Semmai ci sono problematiche come l’ultima frana a ponente dell’abitato di Noli per cui si è stata interrotta l’Aurelia e l’Anas ha annunciato che le spese saranno richieste al proprietario sovrastante la statale. La Parfiri appunto. Ha visto giusto la ‘volpe’ e accorto Repetto nel prospettare il coinvolgimento di ‘privati’ per salvaguardare l’antico percorso dell’Aurelia? Un passo alla volta?  E con quale contropartita verosimile? (L.Cor.)

DICHIARAZIONE, ANCHE A RAI 3 LIGURIA, DEL SINDACO REPETTO

Un ente come il nostro, con un tale bilancio, non può pensare di gestire un tratto di strada così lungo del quale Anas non si occuperebbe logicamente più – afferma il sindaco Repetto – E’ necessario trovare una soluzione mettendo in campo altri enti siano la Regione, la Provincia o anche dei privati per poter mantenere in vita un bene turistico come quel tratto di strada“.

Pare invece risolta la problematica dell’area di cantiere, altro nodo che aveva spinto i nolesi in passato a esprimere forti dubbi se non addirittura contrarietà all’opera: “Il tracciato dovrebbe rimanere quello pensato una dozzina d’anni fa – continua Repetto, ovviamente affinato e rivisto dove necessario. Anas sarebbe però intenzionata ad aprire il cantiere sul lato finalese, andando a limitare l’impatto sulla nostra realtà cittadina. Chiaramente poi una volta giunti sul versante nolese qualche impatto ci sarebbe“.

Chi invece non ha mai nutrito perplessità sulla necessità del traforo fin dalla sua prima elezione dieci anni or sono è stato il sindaco Ugo Frascherelli: “Siamo soddisfatti che Regione abbia dato la sua disponibilità, come anche Anas, a considerare la realizzazione del tunnel: un’opera non più rinviabile visti i frequenti ultimi episodi, dove fortunatamente non si è fatto male nessuno” ha detto il primo cittadino finalese che dovrà quasi certamente, visti i tempi ravvicinati delle elezioni, passare la palla al suo erede.

PRIMA PUNTATA (SEGUONO ALTRE TRE)

Il tunnel a Capo Noli.
Ecco tre richieste del sindaco Niccoli

Leggi il primo articolo a firma di Carlo Gambetta……

 

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