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Loano elezioni chi arriva, chi lascia

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Niente gran ballo e neppure paginate. Loano in punta di piedi si appresta ad eleggere o meglio riconfermare sindaco Luigi Pignocca. Lo conferma un sondaggio commissionato da chi può permetterselo ed il metodo viene utilizzato a livello nazionale. E’ vero che mancano oltre 40 giorni. Basterebbe mettere a confronto la vivacità elettorale loanese con quella di altri centri. Il Secolo XIX, senza andare lontano, ha già pubblicato 26 titoli sulla competizione di Diano Marina, oppure di Spotorno. A Loano le briciole, non certo per colpa dei mezzi di informazione. Sarà pur vero che non sono troppo curiosi, si accontentano di ciò che passa il ‘club’. Non sono interessati ai retroscena, molti, nonostante pompieri e palizzate.

Nella redditizia postazione di ‘lavoro’ di via Garibaldi i personaggi si danno il cambio. Ora una coppia con due cani, ora una mamma ‘travestita’ con una bimba. Grazie sempre al buon cuore dei cittadini, residenti e turisti.

Cosa cambia prima di tutto ? La struttura solida del ristretto gruppo di potere locale resta ferrea. Menti e manine non mutano. Un adagio recita: chi si accontenta gode. O meglio va bene così. Felici e contenti si vive meglio, mantiene il buon umore e se tutto va bene allunga la vita. Perchè farsi tante domande, non essere ottimisti, a prescindere dall’ottimismo della ragione o meno. Perchè preoccuparsi del posto di lavoro dei futuri laureati e diplomati ? Del resto tra i serbatoi elettorali ci sono proprio le ‘raccomandazioni’ per trovare un posticino, meglio l’avvenire per figli, figlie, nipotini. E che c’è di più ‘pagante’ se non il potere locale. Una ‘buona parola’ non si nega neppure quando si cerca lavoro da un ‘privato’, sia un’attività commerciale, esercizio pubblico, alberghiero, artigianale, balneare. Insomma una mano lava l’altra. Non c’è da meravigliarsi, chi non vuole o non può emigri  pure verso altre regioni o all’estero. A proposito quanti sono i laureati e diplomati loanesi, diciamo in giovane età,  che lavorano oltre i confini provinciali e nazionali ? Qual è il futuro ? A prescindere dai figli di papà che non sono molti, devono preoccuparsi meno di altri.

In attesa che le tre liste rendano noti (bontà loro) i nomi dei rispettivi candidati, senza raccontarci di giochi e giochini, estenuanti fatiche, c’è da scommettere che tutto fila liscio come l’olio. Altrimenti l’informatissimo IVG.it, giornale libero e indipendente, avrebbe pubblicato altro che interviste mielate, rispettose. Avrebbe portato alla luce magari clamorosi aspetti (per Loano e per i suoi cittadini elettori). Noi blog ubbidiente al potere ed ai potenti ci prendiamo un piccolo impegno. Attendiamo il varo delle liste e poi vi descriveremo qualcosina oltre il sipario della riservatezza e delle dichiarazioni ufficiali. Qualcuno perderà la faccia e l’onore ? Neanche per sogno, è tutta gente seria che ha operato per il bene supremo della comunità e alla ‘luce del sole’.  La dialettica, del resto, è naturale, ma a Loano è ormai ‘scuola di vita e di far politica’. Del resto male non fare, paura….

Il prof, Pietro Oliva già vice sindaco, presidente del consiglio comunale

Che dire ad esempio che hanno scelto di lasciare, non ricandidarsi, il prof. Pietro Oliva, presidente del consiglio comunale, già vice sindaco, già consigliere regionale, per anni tra i politici loanesi più in vista ed apprezzato. Ha deciso di passare il ‘testimone’ al rinnovamento, ai giovani, alle nuove leve del centro destra. Non vuole l’etichetta del ‘gerontocomio’, preferisce l’hobby del coltivatore agricolo nella sua ‘tenuta di Verzi’. Alle auto di rappresentanza, ha finito per scegliere l’Ape utile e semplice da parcheggiare. Pietro Oliva tra i custodi dei ‘segreti’ di Palazzo Doria, dell’apparato, di chi conta davvero e chi comanda dentro e fuori il Comune.

Bernardino Tassara, assessore e titolare di Bagni Marini a Borghetto

Un altra rinuncia, non proprio inattesa, quella dell’assessore Bernardino Tassara (Demanio, ambiente, verde pubblico). Preferisce dedicarsi anima e corpo ai suoi bagni marini a Borghetto S. Spirito, quasi ai confini di Loano, che cura ed abbellisce con ammirevole impegno. Sul fronte opposto, ora all’opposizione e già presidente del consiglio, il medico di famiglia Lorenzo Gotti. Non da oggi ha fatto sapere agli amici di non essere interessato a ricandidarsi, tra l’altro con un risultato scontato, seppure in minoranza. Ha un seguito di qualche centinaio di voti personali, di estimatori. Ha scelto lo studio medico e soprattutto il buen retiro di Boissano. Peccato !

Il dr. Lorenzo Gotti consigliere comunale

In compenso la compagine del centro destra unito del sindaco uscente Luigi Pignocca può vantare due ‘cavallini di razza’.  Francesco Paganelli, figlio d’arte,  papà Giovanni è una delle anime della Servizi Ambientali Spa, dal 2009 direttore generale, nella municipalizzata più ‘esclusiva e riservata’ della Liguria. Lo testimonia la rassegna stampa degli ultimi dieci anni. a parte qualche  irrispettosa irruzione di un vecchio cronista, fuori dai tempi e dalle logiche di potere, dai blog trucioli savonesi prima e trucioli.it. Chi ha voglia di leggere in archivio basta andare su google, cliccare nome e cognome, oppure Servizi Ambientali Spa. Il papà voluto fortemente dall’allora sindaco Angelo Vaccarezza, il figlio che sarebbe ingiusto tirarlo in ballo per il padre, accolto a braccia aperte dal successore Luigi Pignocca. E poi  c’è l’aggiunta di una ‘garanzia’. E’ socio dell’ex assessore Giacomo Piccinini. C’è chi l’ha proposto per la candidatura a sindaco, lui ha rifiutato spiegando che i figli studiano, deve occuparsi di qualche centinaio di immobili come amministratore e  dunque ogni decisione sarebbe slittata alla prossima tornata. Come dire, accontenterò gli amici. Dopo Pignocca mi prenoto io da buone posizioni. Ora ha contribuito, a quanto pare, a mandare in campo un suo fedele socio di studio e collaboratore. Giovanni Paganelli, classe 1985, dall’età di 21 anni è subentrato nell’amministrazione di una porzione degli immobili dello studio Piccinini, messo in piedi  dal valoroso papà Ernesto, benemerito dell’associazione sportiva Loano Nuoto, fiore all’occhiello della città, preziosi posti di lavoro per parecchi giovani, un’opportunità educativa e sociale per centinaia di ragazzi e ragazze di Loano e del comprensorio.  Sia Giacomo Piccinini, sia Francesco Paganelli ricoprono ruoli importanti in sede provinciale, regionale, nazionale nell’ANACI (Associazione nazionale amministratori immobili). Non ha la potenza delle lobby dell’associazione dei Bagni Marini, nè degli agenti immobiliari, ma è un settore che conta e da lavoro.

Il figlio in Comune, papà nella muncipalizzata. Nulla di male se si tiene conto che ci sono già mogli, cugini, parenti, amici fidati. E nella Spa municipalizzata non poteva mancare qualche fratellino massone. Che c’è di male, non è reato. Semmai una mutua e reciproca assistenza nella dovuta discrezione e riservatezza dei ruoli.

Altro ingresso di peso quello di Francesco Cacace. Viene descritto come persona seria che dopo aver seguito le orme ed i consigli di papà, ex comandante dell’allora brigata della Guardia di Finanza di Loano, si è gettato anima e corpo nell’associazionismo e  nelle cooperative bianche senza scopo di lucro, dando lavoro grazie anche alla preziosa collaborazione del Comune che non ha mai chiuso la porta in faccia. Anzi, ha fatto più del suo dovere. Anche Francesco Cacace fa l’amministratore condominiale. Non può di sicuro vantare i record dello ‘studio Piccinini’, non si può lamentare. Ora mette la sua esperienza al servizio del Comune con la casacca del centro destra è pur sempre un onore, un traguardo ambito della vita cittadina.

Potremmo proseguire con qualche altro nome, non ce ne vogliano i neo candidati non solo in pectore. Ci riserviamo un’altra puntata. C’è tanto da raccontare anche per colmare un vuoto informativo che Loano forse non merita. O perlomeno va bene a qualcuno, meno positivo per altri. A Loano c’è persino chi lamenta la presenza di troppi questuanti e senza tetto.  Peccato che è facile dimenticarsi dei titoli e degli articoli, nel caso puntuali, sulla lotta senza quartiere descritta per lo più dall’assessore (in)competente Luca Lettieri, detto anche il Pio, almeno così lo definivano Bellamigo o Belfagor. Poi si sono stancati. Con tutti i problemi e priorità del Comandante dei vigili e degli assessori, un mendicante in più ed uno in meno…Ormai ci hanno preso gusto, si sono spartiti le posizioni più redditizie, ogni nazionalità ha le sue zone riservate. Ad esempio, la postazione davanti alla Coop sull’Aurelia in centro. Un tempo quando si vedeva l’auto dei vigili urbani capitava di assistere alla fuga, nascondersi. Ora nessun timore, alla stessa stregua di chi abitualmente parcheggia negli spazi riservati ai pullman che finiscono per tener occupata l’Aurelia, come avesse bisogno di altre code, intralci, rallentamenti.

Già non mancano quelli che aspettano il programma. Sono fedeli komeinisti, dopo aver imparato a memoria quello delle comunali del 2011, ora vogliono leggere la novella del 2016. Chi sarà il più bravo e convincente ? Chi si prende la briga, la fatica, è così diligente, dal confrontare le promesse mantenute o meno. C’è chi assicura che l’associazione culturale “caruggiu de Loa’ ha fatto i compiti a dovere. Ha tanto di archivio e presto farà una mostra, senza il patrocinio finanziario del Comune. Ognuno paga di tasca propria come facciamo noi di trucioli.it. Complimenti. Loano sarà riconoscente, come sempre. (L.C.)


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