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I peccati di Loano raccontati in biblioteca

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Biblioteca di Loano, la lista civica e i suoi tre consiglieri comunali incontrano la cittadinanza. E’ venerdì, 20 gennaio, serata con un vento che sferza il lungomare. Una quarantina di persone, addetti inclusi, ha raccolto l’invito. Non ha avuto l’eco mediatica che meritavano i temi discussi e soprattutto cosa è emerso dal dibattito confronto. Il Palazzetto dello Sport ? “Distrutto per mancanza di manutenzione”. Tavolo della sicurezza ? “Assenti i carabinieri”. In stazione ? “I vigili dicono che può accedere solo la polizia ferroviaria”. Ordine pubblico e legalità ? ” Loano è già piena di delinquenti”. I parchi pubblici ? “Troppi escrementi”.  Il bilancio del Comune ? “5 milioni di crediti inesigibili”. Videosorveglianza ? “Telecamere girate contro muri e regolamento non condiviso con i funzionari”. Il decoro urbano ? ” Terra di nessuno”. Musica e notti bianche ? “…Da sagre della porchetta”. Promozione e turismo ? “Il sito del Comune è solo in italiano”.  Museo del Mare ? “Molte visite ma grazie al personale volontario”.

Daniele Oliva consigliere comunale di opposizion al suo primo mandato

Abbiamo sintetizzato la pagella 2017 per la giunta di Luigi Pignocca che nessun esaminando vorrebbe ritrovarsi. Non è un discorso di lana caprina, di interpretazioni, arzigogoli, argomenti contorti. E’ un parlare chiaro, esporre fatti più che considerazioni. E sicuramente l’esposizione , il pathos di Daniele Oliva, 47 anni,  fisioterapista osteopata, un neofita a Palazzo Doria, non ha deluso chi voleva ascoltare. Certo non c’era il contraddittorio, ma i cittadini se vivono con i piedi a terra potranno rendersi conto se ha sparato balle e ha esagerato.

Il tema della sicurezza, non da oggi, è tra i più gettonati nelle aspettative dei cittadini, delle comunità. Lo confermano statistiche e sondaggi a livello nazionale e regionale.  Quando Oliva ha affrontato il discorso del ‘Tavolo della sicurezza‘ ha fatto presente che “noi non siamo stati invitati, ma non c’erano neppure i carabinieri”. Ha detto che il ruolo preminente della polizia municipale di Loano ” è prevalentemente quello di fare multe per divieto di sosta…se vai in tre in motorino può accadere che nessuno di ferma”.

Forse si potrebbe aggiungere che i vigili sembrano abbandonati a misteriosi ordini. Ci sono giorni in cui in una zona fanno multe doverosamente, poi per una settimana non accade più nulla, lasciano correre. Succede sistematicamente soprattutto negli spazi centrali riservati alla fermata degli autobus che non potendo sostare intralciano la già intralciatissima Aurelia. Succede in molte zone della città. La pattuglia transita, osserva e tira dritta.  Quale sia l’immagine che ne ricava il cittadino e quale sia il messaggio alla prevenzione, al deterrente, non è difficile immaginarlo.

Oliva ha citato l’esempio della stazione ferroviaria. E’ stato eretto un muro, si è murato, ma ” i ragazzi di Loano, gli studenti, si trovano spesso a che fare con balordi e delinquenti; la polizia municipale sostiene che non può intervenire nell’area della stazione in quanto è di competenza della Polfer, una balla che non sta in piedi…..”.

Ancora Oliva: ” …Loano è già piena di delinquenza, basta vedere cosa accade al bar Haiti dove  succede sempre qualcosa… in compenso hanno rimosso la panchina  attigua al cimitero perchè era occupata da barboni.“.

E sul tema telecamere e videosorveglianza non sono mancate le sorprese.  Il 21 dicembre i media locali hanno dato notizia  che è stata presentata in consiglio comunale  la proposta di modifica  del regolamento di videosorveglianza territoriale. Il nuovo testo introduce la possibilità di accogliere  le richieste dei privati di installare telecamere e ponti radio, cedendoli in proprietà al Comune e collegando gli impianti con la centrale operativa della polizia locale.  L’assessore Enrica Rocca, commercialista, ha fatto presente che  il sistema di videoserveglianza ” è oggi composto da 80 telecamere ed è stata avviata  una gara  per l’installazione di otto occhi elettronici nell’area del Palazzetto dello Sport”. Inoltre che grazie al sistema integrato la polizia locale gestirà il flusso di dati manlevando il privato da tutte  le incombenze  burocratiche.

Tutto bene si direbbe. Forse leggendo in questi anni cosa è stato scritto e detto sulla videosorveglianza c’era da credere che Loano fosse tra i primi in classifica con buona pace degli incalliti detrattori.  Oliva: “Dal 2006 al 2016 il Comune ha speso 400 mila euro per la videosorveglianza, peccato che quando ho chiesto se fosse stata fatta qualche statistica sul loro utilizzo a fronte di reati, danneggiamenti, furti, atti vandalici, mi è stato risposto di no. Anzi, abbiamo appurato che esistono telecamere girate verso i muri. Se è vero ciò che ci hanno detto i dirigenti comunali, il regolamento di collaborazione con i privati non è stato sottoposto al dirigente di settore, non risultano neppure riunioni per una necessaria ed opportuna condivisione. Ci risulta che dal 2006 sul fronte telecamere non si è più modificato nulla, tanto è vero che si trovano tutte nel centro. E nei parchi ?…in periferia ? Sono state utilizzate a seguito di richieste telecamere provvisorie a batteria”.

Si è parlato del ‘Controllo di vicinato‘, a metà novembre, è stata presentata l’iniziativa  della ‘sorveglianza fai da te per difendere i quartieri dal crimine‘.  Tra i più convinti assertori I Cittadini Attivi Loanesi, le ‘Mamme repoter‘, la schieramento che ha candidato sindaco Paolo  Gervasi.  ”Stiamo valutando come rendere oporativa questa idea – aveva dichiarato l’assessore Enrica Rocca, rendere la comunità più unita e consapevole. Ben venga, ma stiamo lavorando  anche in altre direzioni. Abbiamo incontrato gli amministratori condominiali e presto incontreremo  le categorie economiche per verificare  la possibilità di allargare  la collaborazione e la rete  di videosorveglianza nelle aree commerciali”. Se “Controllo di vicinato ” ci sarà Loano  sarà la seconda città ligure dopo Sarzana.

Daniele Oliva affrontando il tema dei parchi e della legalità si è detto convinto che “occorra curare il decoro, ma anche la capacità di animare i parchi, e non solo di tanto in tanto, con sistematicità “. A proposito di verde pubblico ha messo il dito sulla piaga della “mancanza da sei mesi di una zona destinata ad area cani, mentre ci risulta che il progetto Controllo del vicinato’ sia morto. Eppure abbiamo amici nelle forze dell’ordine che parlano  di Loano  come zona  molto pericolosa  soprattutto sul fronte della droga, dello spaccio e delle sue propagazioni “.  Dove si spaccia, solitamente si ruba, aumenta la piccola criminalità, la sua diffusione.

La consigliera Patrizia Mel , 45 anni, insegnante si è soffermata su cultura e turismo. Sullo spessore delle notti bianche, sul sito istituzionale del Comune  che non pare all’altezza del suo ruolo.  Oltre ad essere scritto solo in italiano. Ha ricordato che Loano è una città ricca di tesori artistici ed architettonici. Che lei ha avuto un’esperienza desolante. “ Si era organizzato un incontro per fare il punto e confrontarci su come sviluppare anche a Loano un’iniziativa di ‘visite guidate’ in città. Abbiamo atteso invano la presenza di un rappresentante dell’amministrazione comunale. Io che sono anche una guida turistica posso testimoniare quanto sia utile far conoscere ai visitatori il nostro patrimonio artistico e storico. A Loano c’è tanto da vedere e sapere, ma manca la volontà di prenderne atto e agire di conseguenza”.

Si è accennato a certe associazioni che si prodigano per la comunità e ricevono poco o nulla dal Comune, mentre altre sono assai più fortunate in quanto a contributi.  Si è accennato al Museo del Mare visitato soprattutto da giovani, scolaresche, una risorsa importante alla quale contribuiscono solo i volontari con la loro presenza durante le visite.

Il dr. Paolo Gervasi, commercialista, si è dilungato su altre tematiche del ruolo svolto dal gruppo in consiglio comunale e nelle commissioni, nel rapporto con i cittadini elettori. Una cifra ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo: ” Abbiamo verificato dai bilanci che il Comune di Loano ha crediti inesigibili per un ammontare complessivo di cinque milioni di Euro…”. Nota dolentissima il nuovo appalto per la raccolta rifiuti solidi urbani, con lacune ed errori clamorosi. Anche i questo caso i dirigenti comunali, ha detto Gervasi, sono stati messi di fronte al fatto compiuto. I politici hanno sempre deciso. L’argomento merita un articolo a se stante.

Tra i presenti c’è chi ha chiesto quale sia lo stato dei rapporti, soprattutto su temi concreti come quelli discussi, con il gruppo consiliare del Pd. Un invito, seppure personale, alla collaborazione e alla rimozione degli steccati. Ma è un argomento che meriterebbe di essere approfondito, alla stregua di far sapere ai cittadini cosa è realmente accaduto durante la fase preparativa alla formazione degli schieramenti e delle liste. Quale sia l’elemento dominante da ‘mani sulla città‘, non da oggi è in ballo. Nella precedente tornata elettorale era stato ‘killerato‘ un magistrato in servizio e ora in pensione, questa volta è toccato ad un ex sottufficiale dell’Arma. E qualcuno ha festeggiato due volte. Ci sarà una ragione.

L.Cor.

 


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