L’ultimo numero de L’Espresso. Titolo di copertina: I buchi neri di Salvini. Silenzi, omissioni. E tutte le crepe nel sistema di potere del ministro. Ecco cosa svela l’inchiesta sulla trattativa tra gli uomini della Lega e i manger di Putin per finanziare il partito. La settimana prima altra copertina: Esclusivo. 3 milioni per Salvini. L’incontro segreto del ministro a Mosca. E la trattativa tra gli uomini di Putin ed i suoi per finanziare la Lega. Obiettivo: far vincere i sovranisti alle elezioni europee. E nel sommario: Gianluca Savoini, fondatore dell’associazione Lombardia – Russia, è l’uomo che ha condotto in questi mesi l’affare con i russi vicino al Cremlino; giornalista, ex portavoce di Salvini, cominciò il negoziato per sostenere il Carroccio mesi prima della visita a Mosca del ministro. Savoini, 54 anni, nella Lega dal 1991, oggi non ha un ruolo ufficiale nel partito. Sposato con una russa scrive editoriali per Libero e Sputnik.
Per il settimanale che appartiene all’editore più letto in Italia (dopo la cessione de La Stampa e del Secolo XIX entrati a far parte del gruppo che pubblica anche la Repubblica e una decina di quotidiani locali) “Savoini puntava a ottenere finanziamenti per la Lega”. Per conto di chi trattava ? Matteo Salvini: “Savoini è una persona che conosco da vent’anni, ma a nome mio parlo io”. E lui, laiguegliese Doc, anche se è nato ad Alassio il 27 settembre 1963, che è cresciuto con i genitori e la sorella in via Al Castello Romano, dichiara a Sputnik, giornale on line controllato dal Cremlino: ” Non ho nulla da dire riguardo alle accuse e alla ricostruzione inventata degli eventi, di cui mi sento libero di parlare con i miei avvocati. Posso solo dire che non ho partecipato a nessuna trattativa e non ho mai ricevuto un rublo né da Mosca, né da nessun altro”.
Gianluca Savoini appartiene ad una delle famiglie più conosciute della cittadina balneare e del comprensorio alassino. Un’infanzia e gioventù senza aspetti particolari da farlo ricordare ai coetanei o a chi lo conosceva pur senza frequentarlo. Trucioli.it ha scritto per la prima volta il suo nome, il novembre 2018, per i 30 anni di giornalismo di Giò Barbera, 52 anni, oggi collaboratore a La Stampa Savona. Giò, al Corriere Mercantile, prese il posto di Savoini nel novembre 1988. Era iscritto all’albo professionale dei pubblicisti liguri dal 17 maggio 1985 e che lasciato Genova, a Laigueglia ricordano i suoi articoli su La Padania, il Giornale. Ma soprattutto lo mettono in relazione al periodo in cui fu ministro dell’Interno Roberto Maroni che nella XII legislatura (1994-1996) è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dell’Interno nel I° Governo Berlusconi. “In paese si diceva che facesse parte dello staff del ministro – ricorda un buon conoscente -, Gianluca non ha mai fatto esibizione del suo ruolo, è sempre stato modesto e schivo”. La mamma Marinella Daniele è stata candidata quando il prof. Franco Laureri tentò la carta di candidarsi a sindaco. La sorella Daniela Savoini fu, a sua volta, candidata (15 preferenze) nel 2008 nella lista del prof. Giovanni Regesta sindaco che si piazzò al secondo posto con 503 voti contro i 720 di Franco Maglione e i 70 di Alessandro Benazzo.
Papà Carlo Savoini è morto nell’ottobre dello scorso anno. Giò Barbera su La Stampa ha scritto: “Apparteneva ad una famiglia di imprenditori di vecchio stampo, legatissima al territorio e soprattutto al borgo marinaro laiguegliese. Una comunità che ora piange la scomparsa di Carlo Savoini, 89 anni, storico titolare dei bagni Ondina insieme alla moglie Marinella Daniele. Due mesi fa, era il 12 agosto, avevano festeggiato i 70 anni della storica impresa di famiglia. Un traguardo importante festeggiato con i bagnanti e con gli amici più stretti. Si erano ritrovati tutti insieme per ripercorrere la storia di un’attività che era iniziata con i coniugi Nino e Lodovica Daniele e c’era anche Carlo, il patron dello stabilimento balneare laiguegliese, che gestisce la figlia Daniela”.
Il bar ristorante, attigua ai Bagni, è stato ceduto anni or sono. Savoini senior, ricordava l’articolo, lasciava Daniela e Gialuca con Irina, i nipotini Demian, Nora e Lea. Il signor Carlo aveva militato nel Psdi quando il maggiore e più rappresentativo esponente locale e provinciale era l’avv. Umberto Ramella. Tra i più apprezzati esponenti della massoneria ligure di Piazza del Gesù fino ad arrivare al ‘Consiglio Supremo dei 33.’ E’ stato tra gli amici del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e tra i difensori penalisti al maxi processo Teardo e dell’agente immobiliare calabrese – borghettino – loanese Antonio Fameli, pure lui in loggia (Le Acacie di Albenga).
Gli imprenditori turistici Savoini. Scriveva l’inviato speciale del Secolo XIX, Paolo Crecchi, il 24 luglio 2011: ” L’élite sta a Laigueglia come il turismo di massa a Cesenatico. Uno scende i gradini che portano alla mitica spiaggia Ondina, chez Marinella Savoini, e in due metri quadrati di sabbia, si imbatte nel mega direttore delle Generali Attilio Invernizzi, impegnato ad abbronzarsi a fianco di Alberto Talan della Rolex orologi. Un salto al bar Ondina ed ecco Dario Mazzoleni, l’editore di rete 7. Due passi sul basgnasciuga e spunta il giornalista Franco Manzitti già direttore di quotidiani e opinion maker televisivo, figlio del celebre direttore di Assoindustria e presidente dell’Autostrada dei Fiori Giuseppe. …A Laigueglia la storia parla delle grandi famiglie genovesi come i Manzitti, i Preve (riso Gallo e non solo), gli armatori Campanella, i Musso Piantelli….Mancano solo i leader politici perchè Laigueglia possa essere definita la Capalbio ligure. Ai Bagni Davide va Giulio Anselmi, presidente dell’Ansa e già direttore di quotidiani e settimanali nazionali.”
I politici, a Laigueglia, venivano una volta come il democristiano Filippo Peschiera o Gipo Farassino della Lega. Qui il partito ora è rappresentato ai massimi vertici del potere con il sindaco Sasso Del Verme che è anche segretario provinciale, ma soprattutto con la sorpresa delle sorprese, il neo senatore Paolo Ripamonti, eletto a 44 annui, nel ponente ligure, 114.589 voti, agente immobiliare ad Alassio (con Del Verme), chiamato a far parte della giunta di centro destra del Comune di Savona con sindaco l’avv. Ilaria Caprioglio, prima donna nella storia del capoluogo. Papà Ripamonti esercente, negli anni 90, intervistato dal corrispondente del Secolo XIX, Angelo Taranto, lanciava un grido d’allarme: “ Tanti negozi stanno chiudendo e mancano ragazzi disposti a raccogliere l’eredità commerciale dei padri. Il commercio nella nostra cittadina sta conoscendo un momento di crisi senza precedenti. Il Comune dovrebbe interrogarsi sui motivi di questa situazione e cercare un dialogo con i commercianti ed esercenti per correre ai ripari.“.
Era sindaco il dr. Giuliano Montaldo tra i commercialisti più affermati in provincia e con molti incarichi a livello regionale e nazionale (liquidatore), persona di fiducia ed amministratore elettorale di Claudio Scajola ministro e parlamentare di Forza Italia. Montaldo chiamato a risanare, da assessore esterno, la voragine di debiti (12 milioni) lasciati dalle giunte rosse del Comune di Savona.
In questo scenario storico e turistico nessuno immaginava che il laiguegliese Savoini finisse alla ribalta nazionale. Anzi, se non sbagliamo, fino ad oggi la cittadina è stata risparmiata, mai associata nei servizi giornalistici a quello che resta nell’immaginario locale un ‘fedelissimo di Bobo Maroni’.
Oggi descritto nella veste di colui che conduceva la trattativa per finanziare la Lega di Salvini. “E’ il 24 luglio scorso – scrive L’Espresso in esclusiva – quando un’offerta commerciale arriva ad una società petrrolifera russa. Ad inviarla è Gianluca Savoini, l’uomo di Salvini a Mosca. Oggetto: la vendita di un quantitativo di gasolio.” In ballo un fondo di investimento del miliardario russo Kostantin Malofeev.…il finaziere è un fedelissimo di Putin sospettato da Stati Uniti e Unione Europea di aver finanziato la conquista della Crimea e la guerra nel Donbass…accusato di avere un ruolo attivo nei rapporti finanziari tra il Cremlino e i francesi del Front National. ….La Avangard oil&gas è la società che riceve l’offerta di Savoini….ed i dettagli documentano l’intraprendenza lontano dall’Italia. Ora la vicenda disturba il sonno del vice premier e ministro dell’Interno. Preoccupato perchè Gianluca Savoini è il regista della trattativa iniziata molti mesi fa…E’ uno degli uomini più vicini al vice premier….E’ stato suo portavoce, gode della massima stima, non a caso i russi lo considerano ‘il consigliere’ di Salvini nonostante non ricopra alcun ruolo ufficiale. Mosca è la sua seconda casa, tantè che nel 2016 ha fondato li anche una società, la Orion Lcc, che si occupa di consulenze. Suo socio nella Orion è Claudio D’Amico, assessore leghista a Sesto San Giovanni, fondatore (con Savoini) dell’associazione Lombardia – Russia. D’Amico da qualche mese è stato chiamato a Palazzo Chigi come ‘ consigliere strategico‘ del vice premier Salvini. Ed è dal luglio 2018 che L’Espresso colleziona tracce e documenti sulla strategia messa in atto da Savoini per gestire la delicata partita del finanziamento camuffato da compravendita di gasolio. ….Savoini era presente a tutte le trattative, è stato fotografato insieme ad un altro italiano….e con Aleksander Dugin, filoso molto apprezzato da Putin, mente del movimento euroasiatico e di riferimento dei sovranisti europei. …E’ sempre Savoini, nella hall di un hotel, a fare gli onori di casa, a parlare per primo. Tutto in inglese. “La nuova Europa deve essere vicina alla Russia ” sono state le sue parole, non dobbiamo più dipendere dalle decisioni degli illuminati a Bruxelles o in Usa. Vogliamo cambiare l’Europa insieme ai nostri alleati come Heinz Cristian Stranche in Austria, Alternative fuer Deutschland in Germania, la signora Le Pen in Francia, Orban in Ungheria, Sverigedemokraterna in Svezia”.
Lo scorso luglio Savoini è colui che si è descritto a Il Foglio nel ruolo di coordinatore degli incontri di Salvini con gli ambienti russi. Scrive il giornalista specializzato in inchieste Lirio Abbate: “...La semplice circostanza che Savoini abbia trovato posto ad un tavolo d’affari russo per cercare denaro per finanziare la Lega è un fatto politicamente grave su cui Salvini deve pronunciarsi. Savoini non ha incarichi ufficiali ma nel board della sua associazione c’è Claudio D’Amico, consigliere strategico di Salvini a palazzo Chigi. Gli alleati di governo del Movimento % stelle non hanno niente da dire? Savoini lo diche chiaro e tondo. L’obiettivo politico è la costruzione di una nuova Europa, un modello russo organizzato a favore delle forze politiche nazionaliste in Europa….I sovranisti chiedono aiuto a una potenza straniera”, conclude Abbate.
A Laigueglia leggere cose del genere del ‘loro tranquillo e semplice concittadino Gianluca pare inverosimile’. E’ vero che si vede di raramente, è accaduto anche la settimana scorsa. Alla mamma è molto affezionato. “Ci siamo salutati – confida un lontano amico -, lui non ha intavolato il discorso dello scoop e di quanto si è letto ed io ho lasciato correre; non mi sembrava una persona turbata, anche se non è mai stato un tipo espansivo e francamente credo che neppure i leghisti Doc della zona avessero con lui particolari rapporti.”.
A meno che il Salvini nelle sue frequenti missioni elettorali nel savonese non avesse un suggeritore, una ‘punta di diamante‘ che però è stato capace di scegliere le persone giuste ed affiatate. Lo definiscono il ‘coro leghista del ponente ligure’. Un coro attivissimo, con la comunicazione tra le priorità assolute, non sarà certo da ‘mani sulle città‘, sicuramente da ‘superfidati nel partito. Tutti per uno e uno per tutti. Durerà ? E chissà cosa avrà pensato il ‘fiduciario leghista’ alla destra di Salvini, della fulminea carriera dei concittadini in Lega.
Luciano Corrado
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