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Bombe sul Comune di Alassio / Ultima ora Due esposti: bando spiagge e Porto turisticoAccuse a amministratori comunali e ‘sodali’Malgoverno, malcostume, reati o calunnie ?

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Una vera e propria bomba (non quelle d’acqua da stagione balneare) potrebbe abbattersi su Alassio che si prepara ad assegnare 8 spiagge pubbliche e che in passato non hanno mancato di suscitare interrogativi e battaglie a suon di ricorsi. Questa volta un ‘ignoto’ fustigatore ha messo nero su bianco un vademecum di presunti favoritismi per  amici e ‘svelato’ un raffinato marchingegno per escludere altri. Il nostro dovere è dare conto trattandosi di fatti di interesse pubblico, riguardano la sfera della pubblica amministrazione e  funzionari comunali i quali potranno chiarire, se lo ritengono, gli aspetti in cui sono chiamati in causa a vario titolo. C’è poi  un clamoroso dossier, fatto di elementi e circostanze, elencate in modo certosino, con dovizia di particolari. Presunti episodi di malgoverno (o malcostume), forse metodi, gravissimi e sconcertanti, a proposito della gestione del Porto di Alassio. C’è pure un riferimento ai comproprietari dell’isola Gallinara, del loro yacht di 20 metri, degli alloggi sull’isola di cui beneficerebbero il direttore generale del Luca Ferrari, Marino Agnese e sindaco  per “ospitare le loro amiche”.

Direttore generale presso Marina di Alassio SPA Sommozzatore professionista, Comandante Nave da diporto Guida subacquea.

Agnese viene chiamato in causa  nell’ambito della curiosa ripartizione  dei premi di produzione, nella graduatoria dell’assegnazione dei posti barca. Lascia increduli, inoltre, se veritiera, la circostanza che “i dipendenti della partecipata del Comune di Alassio non timbrino l’entrata e l’uscita dal posto di lavoro, chi è di riposo, in ferie, in malattia…. dipendenti con qualifica di ormeggiatori – marinai che in orario di servizio lavano le barche a privati previo pagamento del servizio espletato, ‘truffando’ il proprio ente, oppure in orario di servizio si allontanano dal porto con le barche per andare a pescare, oppure svolgere faccende private o addirittura accompagnare bambini a scuola….Di tutto questo il direttore del porto…. invece di far incassare la Marina di Alassio con emissione di fattura….si ricorre al nero….con danno erariale e non solo….”.

Giancarlo Genesio

Citato, inoltre, il rag. Giancarlo (Alessandro) Genesio dipendente del porto (vedi a fondo pagina     )….spesso assente………; la Gesco pubblica che non gestisce  gli incassi delle zone blu all’interno del porto, lasciati  a Marina di Alassio spa (80% del Comune il restante al Circolo Nautico) e gli unici autorizzati a prelevare le monetine  dei parcometri e dei WC pubblici sono il direttore AgneseGenesio, pur privi di qualifiche (?). Come viene versato l’incasso?  E come giustificare le molte assenze (ingiustificate) di Genesio ? Chi ne è a conoscenza in Comune ?……”

E che dire della gestione dei posti barca che stando all’accusa sarebbe al centro di irregolarità ed presunti favoritismi a vantaggio di alcuni? In cambio di che cosa?  Si parla inoltre  dell’assunzione recente di un impiegato…..Fabio Mendola.   Tutto predisposto ad arte per ‘favoritismi….’.

Fatti sconvolgenti, se veritieri. Riteniamo doveroso esercitare il diritto di cronaca. E non  essere complici di diffamatori o peggio calunniatori, tenendo conto che le persone chiamate in causa, episodi citati ed elencati, minuziosa descrizione, il tutto non sembra opera di un ‘maniaco’ o di un megalomane che si diletta a gettare fango su dipendenti pubblici onesti, ligi al dovere, al rispettosi delle regole e dei regolamenti, irreprensibili nella gestione del bene pubblico. Non sappiamo se corrisponda, infine a verità, che il materiale sarebbe stato inviato ad una popolare trasmissione di Canale 5 (?) in cui ci sono vicinanza di lavoro con Alassio, ma senza esito. Siamo di fronte a j’accuse che per via dell’anonimato non  meritano approfondimenti, devono attendere l’esito delle indagini o da cronisti che veniamo a conoscenza di ‘documentazione’ ne diamo conto. Certamente come blog di soli volontari non possiamo disporre di una possente macchina giornalistica può mettere in campo inviati speciali.

Non riteniamo di cestinare, ignorare accuse e argomentazioni che meritano una risposta dalle persone citate, a vario titolo, che rivestano ruoli pubblici e a tutela, manco a dirlo, della loro verità e onorabilità. “Se qualcuno ha qualcosa da dire, da obiettare – si ascolta spesso dai presentatori di Striscia la Notizia” e alla 7 con gli approfondimenti di Giletti – noi siamo qui, porte aperte, spalancate….”. Non è scandalismo di bassa lega. Non siamo di fronte a ‘battaglie’ da privati.

Il materiale che trucioli.it ha deciso di mettere in rete non sembra scritto da autori farneticanti, ma da persone addentro alla cosa pubblica, alle ‘segrete stanze’, forse con l’aiuto di ‘manine’ e menti assai informate. A conoscenza di molti aspetti in cui Comune e sue partecipate hanno ruoli di gestione e controllo. Insomma riteniamo che gli estensori meriterebbe l’iscrizione ad honorem in qualche loggia del ponente. Sempre che non siano protagonisti dietro le quinte. Troppi aspetti scottanti e che non si riferiscono a tempi andati, a cosa accadeva qualche decennio fa. Siamo tragicamente ai giorni nostri. (l.cor.)

ESPOSTO SU ASSEGNAZIONE SPIAGGE COMUNALI

MARINA DI ALASSIO INCARICHI PROFESSIONALI NEL 2017

________________________________________________________________________________
Collegio Sindacale Presidente Rag. Ezio Bogliolo – Albenga (SV)
Rag. Elena COLOMBO – Alassio (SV)
Rag. Matteo ROSSI – Alassio (SV)
Consulente fiscale Rag. Nicolino CHESSA – Alassio (SV)
Organismo di Vigilanza Lg. 231 Presidente D.ssa Giorgia ROSSO CASANOVA – Savona
Avv. Gian Franco CORRADI – Alassio (SV)
Rag. Ezio BOGLIOLO – Albenga (SV)
Studio Medico – Medico del Lavoro Studio Medico C.A.S.T. – Albenga (SV)
Dott. Marco BRUZZONE – Albenga (SV)
Collaborazioni e consulenze Avv. Raffaella ALBESIANO – Albenga (SV)
Avv. Gian Franco CORRADI – Alassio (SV)
Armax Consulting – Alassio (SV)
Geom. Luigi GROLLERO – Alassio (SV)

ERA GIUGNO 2013 DA ALBENGA CORSARA

…..«Purtroppo le ripercussioni di questa torbida vicenda, gestita e sponsorizzata dall’amministrazione Avogadro, ha causato danni irreparabili nella mia vita imprenditoriale e privata così come nella vita degli altri soci», spiega Vincenzo Picaro: «Dopo quasi 25 anni dedicati alla gestione degli stabilimenti balneari di proprietà del Comune di Alassio, riuscimmo grazie a la partecipazione di tutti i miei soci e anche alla collaborazione delle passate amministrazioni, ante-Avogadro, a rendere tali spiagge un fiore all’occhiello per Alassio arrivando a essere all’altezza di altre spiagge cosiddette private. Tante cose sono state fatte per la città di Alassio affinché tutte le amministrazioni potessero essere orgogliose dei propri stabilimenti di proprietà! Ma nell’agosto del 2010, ovviamente a pochi mesi dal voto amministrativo che avrebbe visto la città impegnata nella successiva primavera, la magistratura savonese inizia con un inchiesta farneticante e l’amministrazione Avogadro conclude e sigilla l’opera, a loro parere, con l’esclusione della Sogeba Snc per l’assenza di una semplice fotocopia relativa ad un’ autocertificazione prevista da un bando comunale redatto in modo confuso ed incomprensibile assegnando, guarda caso, gli stabilimenti balneari alla cooperativa Maris, stranamente iscritta alla Lega Coop di Genova».

«La cooperativa Maris si aggiudica la gara senza avere neppure l’iscrizione alla Camera di Commercio (requisito essenziale previsto a pena di esclusione). Nonostante ciò fosse stato portato a conoscenza da parte nostra all’amministrazione Avogadro, questi consentirono alla cooperativa Maris di iscriversi presso il registro imprese, tenuto dalla camera di commercio, solo dopo l’essersi aggiudicati l’appalto. Altro requisito richiesto era l’anzianità della gestione relativa agli ultimi tre anni. Questo era un requisito pienamente riconosciuto per la ogeba Snc ma non di certo per la cooperativa Maris. L’epilogo di questa vicenda oggi e’ scritto nella sentenza del 18 giugno scorso con cui il TAR della Liguria ha chiaramente ritenuto illegittimo l’operato dell’allora amministrazione Avogadro condannando l’amministrazione al rimborso di euro 16.000,00 relativamente al contributo unificato e riconoscendo la violazione, da parte del Comune di Alassio, dei principi di diritto amministrativo nella fase di assegnazione delle spiagge».

«Un primo passo – conclude Vincenzo Picaro – è stato compiuto resta ancora da definire, nei prossimi giorni presso le Commissioni Tributaria di Savona e Genova, l’aspetto fiscale di tutta questa vicenda che ha avuto un inizio torbido ma che ora inizia a vedere un po’ più cristallino anche alla luce della nuova amministrazione comunale con l’auspicio che in tempi brevissimi la nuova giunta possa realizzare quanto prescritto dalla sentenza».


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