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Borghetto, Miss e neo assessora esternaTiene banco Servizi Ambientali storyDopo Scosseria, lascerà Vittorio Savona, nuovo capro espiatorio di ‘boss’ Paganelli‘un fantasma che tutto può e tutto decide’?

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Celeste Lo Presti, 25 anni, laureanda in giurisprudenza, è il nuovo assessore esterno del Comune di Borghetto S. Spirito, dopo che se n’era andata, sbattendo la porta, la super leghista Ester Cannonero (“capace e seria, costretta alle dimissioni” scrivono da Savona i sostenitori), rimasta però isolata nel partito e nella maggioranza consiliare. Insomma il suo ‘peso’ non ha ‘pesato’ nello scacchiere provinciale. Ci sono voluti 4 mesi per trovare una sintonia sulla sostituta. Un nome a sorpresa. Vedremo i risultati per giudicare.

Intanto tiene banco la Servizi Ambientali Spa story (2 milioni 242.260 € di capitale sociale), presunta fortezza di un forziere di appalti, assunzioni, consulenze, forniture, di potere e di guerre più o meno sotterrane che si combattono non da oggi. Una Spa pubblica a ‘prova di riservatezza’ per i giornalisti che non si accontentano del copia e incolla. Del collega ‘fratello muratore’. Una società di proprietà dei Comuni del comprensorio, con i cittadini utenti contribuenti (tassa depurazione in crescendo sulle bollette dell’acqua). Un bilancio da milioni di euro ora in attivo e ora passivo, una quarantina di occupati. E da alcuni mesi nel mirino dei sindacati. E una girandola di presidenti dimissionari.

Il dr. Vittorio Savona, patrocinante legale, amministratore delegato della Servizi Ambientali Spa

Chi sarà il prossimo ? L’ultimo arrivato ? Vittorio Savona, praticante legale nell0 studio dell’avv. Alberto Bonifacino di Carcare, che è stato presidente della Sael, poi della Servizi Ambientali, ora membro del CdA di APS il consorzio provinciale incaricato del Servizio Idrico Integrato che raggruppa Servizi Ambientali di Borghetto, SCA di Alassio e Consorzio depurazione acque di Savona. In fase di start up di APS era previsto che fossero nominati membri del CdA i presidenti delle 3 società. A presiedere APS è il presidente del Consorzio di Savona (Flavio Raimondo). Il capitale sociale di 500 mila euro (atto costitutivo del notaio Agostino Firpo di Savona del 11 gennaio 2019)  suddiviso tra il Consorzio per la Depurazione di Savona con il 50% (250 mila euro), la Servizi Ambientali Spa con 182 mila € pari al 36,50, la Servizi Comunali Associati Srl con 67.550 (13,50).

Vittorio Savona indicato dall’Amministrazione comunale di Loano nel ruolo di amministratore delegato. Preceduto dalle dimissioni di Bonifacino e ora di Scosseria. Sulla base di quale curriculum ed esperienza  manageriale, competenze,  è stato scelto al di là della fedina penale immacolata e senza carichi pendenti.  Dovrà rassegnarsi a svolgere un ruolo diciamo di bravo ‘scolaro’ dell’onnipotente direttore generale Giovanni Paganelli ? A sua volta con la protezione politica del  primo (e mai pentito) sponsor: Angelo Vaccarezza e dei suoi discepoli che ricoprono cariche pubbliche (Pignocca sindaco, la giunta dove  Luca Lettieri vice, si è convertito alla Lega). Non è forse un’esagerazione attribuire a Paganelli la veste di ‘dominus’ assoluto nel bene e nel male ? Da dove gli deriverebbe tanta onnipotenza e perchè tutti  hanno taciuto, almeno per quanto emerge all’esterno ? E che interessi inconfessabili o meno avrebbe avuto l’avv.  Milena Scosseria, in quota Lega, a prendere le distanze ? E Paganelli a rispondere con l’arma del silenzio.

Esiste o sono solo fantasie, un burattinaio che vantando una longeva militanza massonica (solo a Loano sono oltre una dozzina i fratelli  muratori) può indossare l’abito dell’intoccabile,  del ‘grande vecchio’ che ‘tutto può e tutto tace’.  Ma c’è chi parla pure di scontro tra logge e non sarebbe un’eccezione proprio in questa provincia. E quale credibilità ha la voce che attribuisce la debacle con le dimissioni  della Scosseria all’assenza di una personalità quale si era dimostrato l’avv. Alessandro Vignola, già seguace di FI, persona piuttosto schiva, che si era fatto un ottimo bagaglio (e di equilibrio), anno dopo anno, nel ruolo di amministratore delegato: preparato e competente, in grado di tappare le falle, ‘bilanciare’ , tenere a bada le invasioni di campo, sopire scontri e rivalità. Inutile però sfogliare la rassegna stampa, sempre avara.

Eppure  qualcosa pare stia accadendo. La minoranza consiliare di Loano che può contare  su un capogruppo commercialista (il dr. Paolo Gervasi) aveva inviato un dettagliato esposto indirizzato pure alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e di cui trucioli aveva dato notizia e qualche particolare. E’ solo casuale che nella sua lettera di dimissioni la presidente, appena eletta, avv. Milena Scosseria abbia scritto di “problematiche  di coordinamento tra il Cda, l’Amministratore delegato e Direttore Generale (Paganelli ndr) già palesate nelle prime settimane del mio incarico, vista la delicata e contestuale situazione  dettata dall’accertamento avvenuto da parte della Guardia di Finanza….”.  Se un avvocato fa un richiamo di questa natura forse non siamo in presenza di marachelle, sgarbi, dispetti. Oppure di divergenze caratteriali. Ma chi lo crede se non quelli che non hanno perso occasione (Uomini Liberi di Savona) per attaccare proprio la Scosseria e negli stessi giorni osannare l’assessore dimissionaria Cannonero, criticando il sindaco Canepa ed il senatore Ripamonti al quale vengono addebitate  le ultime sconfitte elettorali alle comunali. Additato a padreterno, si direbbe, leggendo gli anonimi autori paurosi di firmarsi. Il sindaco Canepa invece giudicato responsabile di non adottare il pugno di ferro, di essere troppo dialogante, temporeggiare, ‘attendere i comodi’ di chi non riesce a decidere (Lega savonese e Forza Italia).

Lavv. Alberto Bonificino ed Giovanni Paolo Paganelli direttore generale della Servizi Ambientali Spa e diploma di perito industriale

Di tutt’altro tenore lo scenario descritto dal Secolo XIX Savona del primo febbraio con i corrispondenti di zona Andreetto e Rebagliati: “Nell’occhio del ciclone  sembra esserci sempre il dg Paganelli per la gestione monocratica  dell’azienda. E anche i lavoratori e i loro rappresentanti  hanno qualcosa di dire: ” Vorremmo avere l’onore di conoscere questa persona che tutto può  e tutto decide. Ma che per noi  è un fantasma. Non siamo riusciti a incontrarlo, ma solo a vederci con persone senza alcun potere decisionale”. E dopo che si erano letti titoli quali “Caso interinali, sciopero alla Servizi Ambientali”. E ancora “Servizi Ambientali, pronto il bando  per 20 assunzioni”.  E da ultimo “Terremoto a Servizi Ambientali lascia la presidente Scosseria...clamorosa rottura”. Il 9 febbraio La Stampa a firma di Giò Barbera: “La Servizi Ambientali fa la multa ad un dipendente, scatta lo sciopero. La sanzione per aver usato l’auto dell’azienda per una riunione sindacale. La decisione del direttore generale Paganelli….il dipendente era partito  dall’impianto al confine con Toirano per raggiungere la sede di Borghetto,  un paio di km…. Una decina sono i dipendenti della Spa pubblica, una trentina gli interinali…”.

La  lettera dell’avv. Scosseria  è piuttosto esplicita nella forma e nella sostanza, non solo ‘sassolini’, è indirizzata al Cda, all’Amministratore delegato dr. Savona, all’avv. Barbara Balbo, al dr. Alessandro Delfino, al dr. Giuseppe Russo, ai componenti il Collegio sindacale, dr. Silvano Montaldo presidente, dr. Ambrogio Botta, rag. Maria Luigia Garassini; alla dr-ssa Luana Dimani, revisore dei conti e al sig (sic!ndr). Paolo Paganelli. La riproduciamo qui sotto. (L.Cor.)

IL MINI RIMPASTO CON LA NOMINA DELL’ASSESSORE LO PRESTI

IL SINDACO CANEPA: NESSUNA SCELTA POLITICA

Il neo assessore esterno Celeste Lo Presti nel centro storico di Borghetto

Si legge sui media:  Celeste Lo Presti, 25 anni, da Miss Italia al Comune…. nominata il 26 febbraio con decreto firmato dal sindaco Giancarlo Canepa. Le deleghe assegnatele sono quelle allo Sport e alla Protezione civile. “Bisogna dare ai giovani la possibilità di crescere, è su di loro che dobbiamo investire per il futuro della nostra cittadina. Per questo motivo ho deciso di dare fiducia a Celeste, ragazza molto conosciuta in paese ed apprezzata per le sue qualità. Le deleghe che le ho assegnato sono molto impegnative ma nei colloqui che ho avuto con lei ho percepito un grande entusiasmo che, sono sicuro, riuscirà a trasmettere a tutta la Giunta che da subito si mette a sua completa disposizione per accompagnarla in questo suo nuovo e importante percorso.” Oppure: “ Ho deciso di puntare sui giovani. Credo sia indispensabile lavorare per preparare un gruppo proiettato verso il futuro. Quindi nessuna scelta politica e neanche legata a particolari competenze ma basata sulla buona impressione legata alla persona e alla sua giovane età. La speranza che possa coinvolgere i giovani che sono così lontani dalle dinamiche legate alla gestione della cosa pubblica”.  E ancora Canepa: ““Sono soddisfatto del lavoro svolto dal gruppo soprattutto alla luce delle note e oggettive difficoltà con le quali abbiamo dovuto fare i conti già da inizio mandato. Qualcosa di buono abbiamo fatto ma molto è rimasto da fare. Dobbiamo continuare a lavorare con lo stesso impegno. Il gruppo è solido ed affiatato”.

Nel mini “rimpasto” borghettino è prevista anche una staffetta di metà mandato nel ruolo del Presidente del Consiglio.  Il sindaco Canepa: “L’attuale Presidente, Geom. Alessandro Sevega, mi ha manifestato la sua difficoltà nel proseguire nel prestigioso ma impegnativo incarico per l’ulteriore carico di lavoro dovuto alla recente riorganizzazione del suo studio professionale. Lo ringrazio molto sia per il lavoro svolto fino ad oggi che per il senso di responsabilità dimostrato anche in questa occasione.” Il Geom. Sevega continuerà a mantenere le deleghe a Commercio, Demanio e Centro Storico. Nel prossimo Consiglio Comunale si procederà, quindi, all’elezione di un nuovo Presidente come previsto dal Regolamento”,

I media riportano una nota di colore: Celeste Lo Presti ha partecipato nel 2018 alle selezioni finali per Miss Italia ed ha, in occasione dell’ultimo Festival di Sanremo, sfilato sul palco del Teatro Ariston con l’abito indossato da Nilla Pizzi quando vinse la prima edizione del Festival della Canzone Italiana.

 


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