“Non sono stato dimissionato, mi sono dimesso non perchè la sezione era “priva del numero minimo di soci ordinari militanti, dato che una socia si è trasferita all’estero e un altro si è dimesso per dissapori con il Segretario relativi alla gestione dei rapporti con gli alleati” come ha scritto trucioli.it., semmai sono stato io a chiedere di essere sostituito con un commissario in attesa delle elezioni per il rinnovo del direttivo della sezione di Borghetto S. Spirito, Toirano e Balestrino”.
Gli iscritti della sezione avrebbero dovuto eleggere il segretario sezionale entro novembre, ma impedimenti vari sono sfociati nel prolungarsi della gestione commissariale affidata all’assessore regionale Stefano Mai, ex sindaco di Zuccarello e che deve occuparsi delle questioni borghettine della Lega Nord. In un momento cruciale per la città, alle prese con il pre dissesto, i dolorosi tagli anche nel sociale. Certo non sono più i tempi in cui il Comune si ‘promuoveva’, a pagamento, con mezze pagine promozionali (manifestazioni ed eventi) sui due quotidiani con cronaca locale e su Ivg.it. C’è il tema caldo ed attuale della proposta di vendita della farmacia comunale che negli ultimi tre anni ha visto corrodere la voce ‘utili’, dell’argomento parliamo più avanti.
Enzo Ricotta (sotto la sua segreteria il centro destra ha vinto le elezioni amministrative), cittadino di San Fedele d’Albenga, dipendente della Stirano srl cuneese che si è aggiudicata l’appalto della Nettezza Urbana di Loano; Ricotta, come accaduto per altri colleghi di lavoro era in precedenza ‘interinale’ della Servizi Ambientali Spa. Un posto sicuro finalmente, si direbbe. “Il nuovo datore di lavoro è ammirevole, un’azienda seria e sana – commenta Ricotta-, sia sotto il profilo organizzativo, dei risultati raggiunti con il servizio a Loano, sia nei confronti dei dipendenti tutti, in busta paga troviamo anche premi di produzione”.
Torniamo al tema Borghetto S. Spirito, le voci sussurrano di manovre a proposito dell’area ex oleificio Roveraro con la realizzazione, nella contropartita al privato (Cappelluto – Roveraro- Vacca), di un mega centro commerciale. Ricotta dice: “Andare dietro a tutte le dicerie non si va da nessuna parte, personalmente ritengo che occorra tutelare ciò che è rimasto del piccolo commercio famigliare, anzi bisognerebbe fare di più per incoraggiarlo, incentivarlo. Il centro storico non può languire. Non credo che la Lega si presti ad operazioni ad personam”.
La Lega Nord che lei ha lasciato in cosa consiste numericamente? Ricotta: ” Non sarà precisissimo, posso ricordare che nella sezione siamo una quarantina di sostenitori e 26 soci militanti. Questi ultimi devono avere un’anzianità di almeno un anno, fare un certo percorso nel partito. Ricordo che avevo iniziato con due iscritti, una Montenegrina (Zorca) che faceva volontariato in Croce Bianca e Grasso. In pratica poi eravamo rimasti in due. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo raggiunto una sessantina di iscrizioni, con oltre una ventina di militanti. Con questa forza abbiamo affrontato le elezioni comunali, siamo rappresentati da un valente assessore. A quel punto è scaturita la mia scelta di dimissioni ed affrontare il congresso, con l’avvio delle procedure e fare in modo di allargare il direttivo.”
La nuova segreteria provinciale, con Sasso del Verme, presidente del consiglio comunale di Laigueglia, è operativa da fine marzo. “E’ vero – osserva Ricotta – ci sono stati dei rinvii, l’estate, degli slittamenti, forse si è andati oltre i tempi tecnici si suole dire, nulla però da attribuire a contrasti o fazioni in lotta. Del resto è una sezione molto attiva e partecipata”.
Ha notizie della sezione di Loano dove un tempo la Lega Nord con il consigliere comunale ‘combattente’ dr. Maurizio Strada, dai banchi dell’opposizione, poteva contare su un elettorato che raggiungeva quota 800 – 1000 voti ? A febbraio il segretario Aldo Gavioli ha passato il testimone a Giuseppe “Beppe” Bavestrello, 46enne geometra libero professionista, consulente energie rinnovabili, imprenditore agricolo a Verzi di Loano, candidato non eletto alle comunali del giugno 2016 con la riconferma del sindaco Luigi Pignocca. Gira voce che gli iscritti si contino sulle di una mano. Ricotta: “Darei notizie imprecise, bisogna chiedere a loro, non sono al corrente”.
Strano, cosa può dire almeno dei preparativi alle future elezioni amministrative di Ceriale, alla luce del fatto che dipende dalla sezione leghista di Borghetto? Ricotta: “Ho letto su trucioli e ho scoperto anch’io che, diciamo burocraticamente, è competente la sezione borghettina, ma politicamente tutto fa capo ad Albenga“. Dunque chi comanda, chi sceglierà i candidati in quota Lega ? Ricotta: “Non ci sono dubbi, Rosy Guarnieri“. E lei che decide sugli assetti futuri di Ceriale ? Ricotta: “Direi che le scelte avvengono di concerto con la segreteria provinciale e che essendo la Liguria all’avanguardia, pilota, nelle formazione di alleanze del centro destra, Ceriale seguirà le strategie messe in atto a Borghetto “.
Eppure c’è un tam tam secondo il quale Lei sarebbe caduto in disgrazia. Sia prevalsa l’ala massonica, nonostante l’articolo 8 dello statuto vieti per i militanti Lega Nord l’affiliazione in loggia. Il giuramento massonico in contrasto con la ‘fede leghista’ aveva spiegato e ripetuto il padre fondatore, Umberto Bossi, che si è sempre scagliato contro il potere occulto della massoneria e del Vaticano. Ricotta: “Non mi intendo e non mi interessa la massoneria, sono più interessato ai risultati raggiunti dal partito, al positivo risultato di Borghetto”.
In realtà a Borghetto la Lega aveva ottenuto 89 voti al Senato e 86 alla Camera alle ultime politiche, contro i 778 del Movimento 5 stelle Beppe Grillo.it, secondo partito dopo il Popolo della Libertà con 939 suffragi e il Pd a quota 535. Alle amministrative del 2012 la Lega per Borghetto di Pier Paolo Villa aveva ottenuto 327 voti, il Pdl del candidato sindaco Roberto Moreno 976 voti, il vincente capitano Giovanni Gandolfo con Noi per Borghetto 1007 voti. Una vittoria che dai risultati finali ha segnato il peggiore periodo storico della città. Un sindaco che nonostante la ‘buona stampa’ (ma la memoria non è di tutti) e la tenace campagna di controinformazione di trucioli.it, (basterebbe rileggersi alcuni articoli urticanti scritti da Pampolini, vignette incluse) alla fine è abdicato nel peggiore dei modi; lasciando in eredità il pre dissesto finanziario, nonostante le cause arrivino dai tempi della colazione di centro destro con la stesso Moreno assessore al bilancio, il sindaco commercialista, revisore dei conti Santiago Vacca. Non può sicuramente vantare meriti quell”informazione incapace di scavare, approfondire, disturbare e che ha contribuito alla diffusa disinformazione, fino al crollo di un castello di carta zeppo di debiti che alla fine pagheranno i cittadini tutti, ad iniziare dalle categorie più deboli e umili.
Eppure anche a Borghetto la Lega ha vissuto i suoi anni d’oro, con il boom elettorale di Giannino Pesce, assessore, attuale presidente della Croce Bianca e quando era segretario provinciale Andrea Bronda, già assessore a Vendone. A Balestrino era vice sindaco Alessandro Panizza, il capostazione laureato di Loano e a quanto si dice mai valorizzato, sempre nell’angolino; ad Albisola Superiore era vice sindaco Davide Maranzano; Piero Rocca assessore ad Alassio (e lo è tuttora); Silvio Rossi era assessore a Bergeggi; Giorgio Fugardo assessore a Finale Ligure; Sasso del Verme assessore a Laigueglia; Giocamo Roletti assessore fuori dal coro a Varazze. Alle provinciali 2009, la Lega del segretario Bronda aveva raggiunto 19.483 voti (11,81%), contro i 9.164 voti del 2004 (5,3%). In provincia c’erano gli assessori Rosy Guarnieri (Viabilità ed edilizia scolastica) e l’alassino Luca Villani, Polizia provinciale e protezione civile. La Lega rappresentata in 21 municipi.
” Non mi occupo di dietrologia – replica l’ex segretario Ricotta -, mi godo il trionfo raggiunto a Borghetto, ma non solo. Ho ricevuto i complimenti sia di Rixi, sia di Ripamonti. I mio lavoro in sezione ? A Balestrino abbiamo sei iscritti e un militante, Stefano Saturno vice sindaco. Premetto che per regolamento interno per ogni militante devono esserci almeno tre soci sostenitori. Aggiungo che negli ultimi mesi si sono verificati piccoli contrattempi. Saturno era il mio referente, mentre a Toirano è Andrea Bronda, e non Mattoscio come erroneamente qualcuno ha scritto. A Toirano gli iscritti mi pare siano almeno una decina e tre soci militanti“.
Strana sorte, comunque, quella che ha accompagnato l’ex segretario provinciale Bronda dove le vicissitudini famigliari ed umane, a quanto pare, hanno finito per depotenziare, intaccare quella che appariva una carriera oltre i confini locali. Di lui si era anche letto che avrebbe aperto una sezione leghista a Ceriale. Si era letto, il 31 gennaio 2014, sul Secolo XIX: “Vendone, Bronda si dimette. Revetria ? Vorace di poltrone. Non posso vedere piccoli paesi come il nostro che sono diventati terra di conquista da parte di questi fantasmi voraci di poltrone ai quali non interessa direttamente il ruolo di sindaco ma il fatto che questo ruolo sia un mezzo per raggiungere altri posti ben più potenti e remunerati, non abbiamo bisogno di gente che scalda poltrone“. Revetria era stato chiamato dal presidente della Provincia, Angelo Vaccarezza, nel ruolo di assessore provinciale, in quella giunta e ‘parlamentino’ di maggioranza che passerà forse alla storia per i record di fratelli massoni rappresentati. Clamorosa fu poi la rottura con il ‘fratello’ avvocato Paolo Marson.
Che dire, il pio Piero Revetria (nella foto), se si presentasse è facile che torni primo cittadino di Ceriale, ma deve tenersi pronto per la promozione in Regione. Bronda, attivo volontario della benemerita Croce Bianca, l’hanno chiamato alla presidenza di una delle Pro Loco più dinamiche e numerose quanto a soci, Toirano. Non hanno fatto comunicati stampa. Una ‘chiamata’ significativa ? In attesa del prossimo tassello.
Rivedremo Ricotta segretario, premiato per il suo lavoro o rilegato in un ‘contentino’ ? “La Lega di Borghetto oggi esiste, prima c’era un Villa che non faceva crescere la sezione e badava alle sue ambizioni. Io ho solo l’obiettivo di far crescere il partito, non sarò un’aquila, ma non ho scheletri negli armadi, non ho interessi diretti o trasversali da difendere, spero che a Ceriale si raggiunga, sotto la regia Guarnieri, i risultati di Borghetto; so che c’è da anni iscritta la signora Milani che vive a Ceriale, so che alcuni iscritti se n’erano andati. Per il resto scriva pure che non sono un ideologo, preferisco rimboccarmi le maniche, essere presente sul territorio, se poi non ho meriti a sufficienza, non ne faccio un dramma. Appartengo agli umili, anche di origini e non debbo vergognarmi. Onestà e passione prima di tutto”.
Luciano Corrado
LA FARMACIA COMUNALE, MEGLIO VENDERLA ?
A leggere le cronache locali sembra tramontata l’epoca della ‘farmacie comunali’. Nel ponente è rimasta ancora quella di Albenga che non è finita al migliore offerente solo per un pasticcio della giunta nella designazione del ‘perito’ che guarda caso è sotto ‘tutela giudiziaria’ per un’inchiesta nella sua regione sudista. L’ultima venduta con qualche ‘fatica’, dopo tre aste andate deserte è stata quella di Ceriale che ha fruttato nel 2015 un milione e mezzo di euro, dalla ‘stima’ iniziale di 2 milioni.
Oggi, chi ha dimestichezza con il mondo delle farmacie savonesi sostiene che gioca una componente importante nella gestione la capacità commerciali. Ovvero non basta essere bravi e professionali farmacisti, come nel caso della direttrice di Borghetto, occorre avere versatilità e preparazione nel comprare e vendere, saper cogliere le occasioni del mercato dove il vero guadagno non si ha nel ‘prodotto dispensato dal SSN (Asl)’, ma dai medicinali da banco, dai parafarmici, dagli integratori, fino ai prodotti di bellezza (le creme solari acquistate ora si possono comprare con sconti del 60-70 per cento), ai servizi infermieristici.
E la farmacia di Borghetto, a quanto pare di capire, questo treno l’ha in buona parte perso o non utilizzato. Non solo, forse si sarebbe dovuto vendere anche prima, quando il mercato delle farmacie era ancora più appetibile. Evitare si vendere in un momento di ‘bisogno’ e di ‘crisi’, se è vero che chi va ad analizzare i conti, si vede un calo costante di utili negli ultimi tre anni. Non solo, a rendere meno interessante l’acquisto è la nuova legge nazionale ed europea che consente l’ingresso nella proprietà anche di società e grandi catene. E su questo fronte inglesi e tedeschi sono all’avanguardia. Non è più obbligatoria come accadeva fino ad ora la proprietà e la titolarità.
Si sta discutendo, tra favorevoli e contrari alla vendita, non solo sulla cessione, ma anche su quantum e sul fatto che tutto sommato il Comune si priva di una sicura fonte di reddito, 30 mila euro l’anno, dicono gli ultimi dati. Ad ascoltare chi gli addetti ai lavori il valore di una farmacia è dato dal fatturato lordo annuo. Ma come è accaduto a Ceriale con l’acquisto da parte della famiglia Richeri che a Finale gestisce già una farmacia, è possibile che anche a Borghetto si possano incrementare le vendite. L’unico concorrente non proprio tra i più agguerriti è la ‘storica’ farmacia della famiglia Franchi, poi le due più vicine sono a Loano in via Garibaldi e via dei Gazzi. Come dire non c’è un concorrente dietro l’angolo. Probabilmente chi potrà essere interessato a comprare potrà valutare anche questo scenario. E che dire, ad esempio, della Farmacia Saettone di Savona che si è trasformata, con le acquisizioni ed in una realtà dove il turismo non è quello dei paesi rivieraschi, in un’azienda che da lavoro a 24 dipendenti e ogni giorno fa offerte promozionali con due pagine di Stampa e Secolo XIX ? E a leggere i bilanci della società gli utili salgono di pari passo con l’aumento del fatturato.
A questo punto la giunta Canepa è determinata a vendere, certamente la logica del mercato dice che la scelta avrebbe dovuto essere fatta qualche anno prima. E che i dipendenti, come è accaduto per Ceriale, non hanno nulla da temere come è giusto che sia.